Trecciolino
Tutti conoscerete il Tracciolino della Val Codera, con il suo caratteristico sentiero sulla piccola ferrovia. Il Trecciolino sopra Chiavenna (con la E) è simile, ma senza più binari. Si tratta di un vecchio percorso dell'Enel che ha la caratteristica di essere pianeggiante, pur trovandosi su un pendio molto ripido a quota 1050 metri. Per raggiungerlo ci complichiamo un po' la vita e partiamo dal parcheggio presso uno dei ponti di Chiavenna.
Saliamo su una piccola strada asfaltata con diversi tornanti verso Pianazzola, con una bella vista sopra i tetti di Chiavenna.
Dobbiamo imbroccare un sentiero che ci porta verso la strada che sale allo Spluga, e ci sono due alternative: o prenderlo al terzo tornante e spingere in salita, o prenderlo tre tornanti più in alto e spingere in giù come nella traccia. Se volete provare a farlo in sella ecco cosa vi attende:
Passato il primo tratto ostico si arriva ad sentiero in piano, tenuto bene, totalmente ciclabile, che ci butta fuori sotto i parafrane su una sterrata che ci porta sull'asfalto della strada del passo dello Spluga. Non fatevi intimorire dal cartello "51 tornanti" perché ne faremo solo 4, dopodiché la abbandoniamo per andare verso sinistra su una stradina che ne ha solo 18 che conducono a Motta.
Anche qui, molliamo la strada dopo una decina di tornanti e ci dirigiamo verso Sommarovina su una cementata con alcuni strappi ripidi. Da Sommarovina ci si inerpica fino all'Alpe Fontana. Nome est omen, per fortuna visto che si suda.
Da qui inizia il percorso in quota con panorami bellissimi fino al lago di Como.
Si arriva a Cigolino, presso delle antenne, e qui si sale per circa 10 minuti a spinta per imboccare il Trecciolino vero e proprio. Tenuto benissimo, nei punti esposti ha anche delle protezioni lato valle.
Arriviamo così a Voga, dove sbuchiamo su una strada asfaltata. Qui inizia la discesa, che io ho fatto sul vecchio sentiero che porta agli Alpi: un ciottolato con tante canaline e gradoni e tornantini. Taglia la strada in continuazione. Vi suggerisco di provare a farlo, se non è di vostro gradimento prendete la strada. Il sentiero è veramente antico, basta vedere questa fonte.
Si scende in valle e ci si congiunge alla ciclabile della Valchiavenna, che si segue fino in paese. Si attraversa il bel centro nella zona pedonale e si sbuca al parcheggio.