Cimone, monte Lagoni, Libro Aperto, Casetta di Lapo
Bellissima attraversata appenninica lungo tutto il crinale che dal Cimone arriva sotto la vetta del Libro Aperto, transitando dal monte Lagoni. L'ultimo tratto di cresta per raggiungere la Casetta di Lapo nonostante sia classificato come S5 è sorprendentemente ciclabile, giusto in un paio di punti è necessario scendere. Giro per amanti del genere ciclo alpinistico, molti tratti a piedi tra cui quello con bici a spalla per raggiungere la vetta del Cimone da Pian Cavallaro.
Si parte da Boscolungo poco dopo il piazzale dell'Abetone che raggiungiamo in sella ma non prima di aver fatto rifornimento di acqua, che oggi scarseggerà lungo il percorso. Arrivati nei pressi della Piramide imbocchiamo via dei Maiori per poi proseguire lungo la bella forestale che conduce alla Casetta di Lapo. Dopo una breve pausa caffé imbocchiamo il Cai 495 in discesa fino a Bellagamba, sentiero bello filante in un ambiente veramente bello. Finito questo primo tratto ci sarebbe la possibilità di continuare sempre su sentiero verso Frescarolo, ma informandomi nei giorni precedenti ho letto che sembrerebbe ostruito dalla vegetazione, così decidiamo di proseguire per asfalto.
Poco prima del paese effettuiamo un taglio su strada sterrata per poi riprendere la lunga salita su asfalto fino a quota 1400 circa dove finalmente ci immettiamo nella forestale che conduce a Pian Cavallaro e transita dal Borgo delle Capanne Celtiche. La salita aumenta di pendenza ma fortunatamente per un bel tratto rimane ombreggiata fin sotto la cima del Balzone, da dove cominciamo a scorgere la nostra meta.
Da qui in poi la strada si fa molto smossa e sotto il sole, ragion per cui io decido di spingere a piedi anche in considerazione delle energie che dovrò conservare per il proseguo. Oltrepassato il Balzone avremmo subito la possibilità di iniziare a portre la bici per la vetta del Cimone, ma di comune accordo decidiamo di proseguire per Pian Cavallaro anche per far sosta al rifugio e rifornirci nuovamente di acqua fresca (a pagamento).
Dopo una sosta ristoratrice riprendiamo il cammino, le possibilià' di ascesa sono due, la Direttissima sul Cai 441 o il meno faticoso 449 che però é molto frequentato dai pedoni. Reduce da una passata eperienza optiamo per la seconda scelta dando sempre precedenza agli escursionisti. Ognuno al suo passo ci ritroviamo in vetta nei pressi della statua della Madonna, dove ci prepariamo per la lunga attraversata di crinale.
Iniziamo subito la discesa aggirando la cima del Cimoncino anziché salirci visto il forte vento. Purtroppo l'attraversamento di un crinale non é detto che sia sempre sinonimo di discesa continua, così arrivati prossimi al monte Lagoni dobbiamo altrnare tratti in bici ad altri giù di sella,sequeza che in pratica ci accompagnerà fino al Libro Aperto, da dove inizierà l'ultimo tratto di cresta che nessuno di noi ha mai fatto e dove fin dall'inizio nutriamo qualche dubbio sulla fattibilità, essendo classificato come sentiero S5.
Dopo aver convinto i compagni più scettici ci buttiamo in discesa e con grande sorpesa eccetto due punti per impraticabilità del sentiero ce la facciamo tutta in sella. Di nuovo alla Casetta di Lapo ci dirigiamo verso l'Abetone transitando dal monte Maiori e finendo il giro sullo 00 parallelo alla forestale fatta al mattino.