Il superincontrario del Monte Bar
Cosa fare quando si conoscono a memoria tutti i sentieri della zona? Perché non provare a percorrerli al contrario, con l'ausilio di una Ebike? Le bici elettriche diventano divertenti se aiutano a superare tratti tecnici in salita.
Si parte da Tesserete e si sale verso Bigorio. Questo è il tratto più noioso del giro perché avviene su asfalto, perlomeno fino al parcheggio di Condra. Qui si passa una sbarra sulla destra e si prosegue su una forestale proprio fino a Condra. Prima delle case si svolta a destra in salita e si imbocca il sentiero che, in leggera salita e poi con diversi su e giù, ci porta alla sterrata che viene da Gola di Lago. Qui altro pezzo su aslfalto fino a Davrosio, dove salutiamo il bitume e ci lanciamo su un lunghissimo traverso in salita sul versante nord del Monte Bar, che di solito si fa in discesa (tipo qui). Si fa tutto in sella, anche se un tratto ripido e con sassi smossi non è facile. Si prosegue fin quando la salita finisce, e se vi girate indietro vedete quello che avete appena fatto. Davrosio è dietro il costone con il pratone in basso.
Da qui si prosegue prima in discesa poi su un magnifico sentiero in costa con tanti se e giù fino a Matro. Passata la casa si svolta a destra e si sale verso la Cima Moncucco, che non si raggiunge perché arriviamo solo alla sella. E fin qui ci siamo già fatti oltre 1300 metri di dislivello in salita.
Scendiamo su sentiero fino a Piandanazzo, dove c'è una fontana. Non che prima mancassero, non morirete certo di sete in questo giro. Prendiamo il sentiero in discesa che ci porta verso Corticiasca, una chicca con dei tratti un po' esposti ma facile. In sé il trail è molto flow e divertente. Arriviamo così ad una forestale che prendiamo verso sinistra e ci porta ad una casa con l'ennesima fontana. Per la cronaca, ho fatto questo giro il 28 luglio 2023 e non avevo una borraccia con me, l'acqua non manca.
Da qui parte un altro lunghissimo sentiero, prima in costa con su e giù fin sopra Signora, poi in salita anche ripida e con tornantini fino al sentiero che arriva dal San Lucio. Ho dovuto fare una scorciatoia segnalata perché stavano tagliando la legna. Pur essendo ripida si fa in sella.
Arrivati alla fine della salita svoltiamo a sinistra e torniamo a Piandanazzo. Questa volta seguiamo la sterrata fino alla Capanna Monte Bar, unico punto di ristoro del giro e di eventuale ricarica batterie, anche se non vi servirà a niente perché adesso è tutta discesa fino a Tesseterete. Prima sulla strada che arriva alla capanna, poi sul lungo trail che dal Crocione scende in valle.
Questo è in parte tecnico e roccioso, e pieno di sassi fin quando non si arriva nel bosco, dove diventa più dolce. È un grande classico del Luganese, sempre divertente. Per questo giro ho usato un'Orbea Wild con batteria da 750Wh in modalità Tour+ e EMTB, arrivando a fine giro con il 20% di batteria residua. Visto che le salite sono in gran parte su sentiero e ripide, sarà necessaria avere una batteria bella capiente.