Gran tour Apuane Meridionali
Cicloescursione tanto impegnativa quanto entusiasmante sui sentieri delle Alpi Apuane meridionali. Questa zona della nota catena montuosa, infatti, è quella che maggiormente si presta ad essere percorsa anche in MTB. È bene precisare, comunque, che spesso bisognerà caricare la bici sulle proprie spalle. Partenza da Piegaio e si va subito in salita sull'asfaltata principale in direzione di Pescaglia, proseguendo poi fino a Passo Sella. Da qui, si lascia la strada principale per imboccare la strada che conduce a Groppa dove, una volta arrivati, dimenticatevi dell'asfalto perché non lo rivedrete più e preparatevi ad affrontare gli impervi terreni apuani.
Si sale lungo il sent. CAI 103, che traversa tutto il versante nord del monte Piglione, fino ad arrivare alla Foce del Termine (o del Crocione). Bici in spalla e ci si inerpica sul sentiero che porta alla Foce del Pallone. Di nuovo in sella e si scende ai prati dell'Alto Matanna. Poco sotto il parcheggio troviamo il sent. CAI 3 per Palagnana. Questo sentiero si è rivelato una piacevole sorpresa: tecnico, ripido e con qualche insidia nascosta sotto le foglie, in una ventina di minuti (contro i 50 indicati dal segnavia all'inizio) ci porta a Palagnana, più precisamente alla località Il Ferro. Ora ha inizio la bella mulattiera coincidente con il sent. CAI 8 che sale in direzione della Foce delle Porchette.
La prima parte è tutta pedalabile, la parte centrale conviene farla con bici in spalla, mentre la parte terminale torna nuovamente pedalabile. Giunti alla foce, continuiamo sul sent. CAI 8, conosciuto anche come la "piccola Vandelli", scendendo sul versante opposto del monte Nona. Sentiero ricco di tornanti, dal fondo parecchio sconnesso e che richiede ottime capacità tecniche di guida.
Sempre sul CAI 8 raggiungiamo Colle del Prato dove proseguiamo sul CAI 5A/121/106, combinazione che conduce al Rifugio Forte dei marmi Marmi presso l'Alpe di Grotta.
Arrivati nei pressi del citato rifugio, imbocchiamo il bel sentiero che porta alla Foce di Grattaculo. In un continuo "mangia&bevi", lunghi tratti pedalati si alternano a piccole interruzioni in cui è necessario scendere dalla bici e spingerla per superare l'ostacolo di turno. Giunti alla foce intercettiamo il sentiero che ci porterà nuovamente alla Foce del Pallone. Anche qui vale il discorso precedente: lunghi tratti in cui si può pedalare e alcuni passaggi in cui si è obbligati a ricorrere al portage. Dalla foce si scende per lo scassato sentiero diretto al Termine. Dopodiché ci attende nuovamente il portage per alcuni metri di dislivello, tornando a pedalare fino all'inizio della salita del monte Piglione.
?Ancora portage fino al primo scollinamento, poi si riesce a pedalare abbastanza bene per un bel tratto, mentre la parte finale per arrivare sul crinale andrà fatta con la bici in spalla. Ora si corre sul crinale in direzione sud, con la piana di Lucca di fronte a noi e i Monti Pisani sullo sfondo. Dopo la croce di vetta il crinale diventa molto ripido e lo seguiamo per alcune decine di metri. Poi svoltiamo decisamente a sinistra su un sentiero a mezza costa che, seguendolo per intero, ci porterà a sbucare sull'asfaltata per Ritrogoli. Non facciamo in tempo a toccare l'asfalto che subito lo abbandoniamo per infilarci sul "sentiero dell'Indiano". Altro sentiero ricco di insidie e per nulla scontato, soprattutto al termine di una giornata come questa. Dai 900m slm all'imbocco, arriviamo ai 350m slm di Convalle, piccola frazione del Comune di Pescaglia. Il giro può dirsi concluso, in pochi minuti, infatti, siamo di nuovo al punto di partenza.
Scala difficoltà sentieri MTB