Cima Carega dal Veneto
Spettacolare cicloescursione AM nella zona del Carega versante veneto
Pur trovandosi (la cima) in territorio trentino, ho messo questo itinerario nella sezione Veneto,visto il punto di partenza e la metà dello sviluppo totale.
Parcheggiata l'auto nel grande piazzale in centro al paese (750slm), ci incicliamo su asfalto in salita verso il rif Revolto.Nei pressi del rifugio Revolto l'asfalto lascia il posto ad una larga sterrata (sbarra), con pendenze che non superano mai il 10%, si raggiunge prima il passo Pertica (1570slm) e poi il rif.Scalorbi (1767). Dal passo Pertica in poi si nota la completa assenza di alberi ad alto fusto, il che da un ulteriore sensazione dii alta quota.
Evitare la salita a sx diretta al Carega (meno ciclabile), ma portarsi a nord del rifugio, dove una tabella con indicato bocchetta Mosca n°109, ci indirizza su uno stretto sentiero che risale il costone a dx della salita diretta, per poi dopo 200mt virare decisamente a dx, ora immersi in un ambiente molto suggestivo si risale (attenzione a qualche tratto esposto) tutto il costone a dx fino alla bocchetta Mosca (2029slm) si gira a sx e si inizia a zigzagare nei ghiaioni (brevi tratti a piedi, ed evitare le scorciatoie). Ora virando verso sx raggiungiamo una forcella e il rifugio Fraccaroli (2238) meta più alta dell'itinerario (è consigliabile salire sulla cima (2260slm) accanto,3 min a piedi).
Tornati alla bocchetta Mosca, prendiamo il sentiero (n°192) a dx che scende più diretto al rifugio Scalorbi (1767slm). Inizia la seconda parte dell'itinerario altrettanto spettacolare. Lasciando il rifugio e una chiesetta sulla dx si pedala in salita su bella mulattiera verso il monte Plische 1900slm (tab n°202), ora sul versante del vallone di Revolto, dove in basso si vede molto bene la sterrata fatta precedentemente in salita, prima in piano e poi in decisa discesa (fare attenzione ai tratti esposti) si raggiunge il passo della Lora (1720slm) con brevissimi tratti a piedi.
Ora in salita verso il passo della Zevola (1890slm). Raggiunto il passo inizia un breve tratto in piano fino ad un bivio (inizio variante), giriamo a dx (n°282) in leggera salita ed aggiriamo il monte Terrazzo alla sua sx (tratto bellissimo ma da fare con attenzione ai tratti esposti). Ora inizia la discesa che in 3 km e 800 mt di dislivello ci porta sul fondovalle, il primo tratto(250mt di disliv)è molto ripido e sconnesso,molto difficile rimanere insella,poi raggiunto il prato e la malga Terrazzo si devia a dx in discesa(n°277),dopo un primo tratto molto scorrevole inizia una serie di 53 tornanti che sempre in sella ci portano ad intersecare l'asfaltata in prossimità di un tornante. Ora in discesa fino al punto di partenza.
Variante: al bivio, notiamo in basso una malga punto di riferimento, andiamo a sx ora una bella scorrevole discesa che ci porta velocemente al passo Ristele (1720slm), dopo un'altra breve discesa fino al passo della Scaggina, tenendo la dx si raggiunge su traccia nel prato l'evidente malga Fraselle sotto di noi. Qui inizia una bella sterrata che ci porta con 900 mt di dislivello al punto di partenza.
Ciclabilità: tranne brevissimi tratti prima del rif Fraccaroli, un breve tratto scendendo al passo Lora e 15min (anche meno per i temerari) scendendo dal monte Terrazzo.
Punto di partenza Giazza, ultimo paese della val d'Illasi tra Verona e Vicenza
Considerazioni finali: vista la presenza di numerosi pedoni è consigliabile partire piuttosto presto per gustare senza interruzioni l'intera salita su sentiero,si consiglia attenzione a qualche breve tratto un pochino esposto.
Per evitare 300 metri di dislivello su asfalto consiglio di partire o dove finisce il sentiero di discesa o 700 metri più avanti,comodo parcheggino sulla sx dopo il ponticello.
Traccia originaria presa da qui.
Scala difficoltà sentieri MTB