Sciarborasca anello del Beigua

Qui proposto, secondo me, il migliore giro possibile sul massiccio del Beigua verso sud. Il periodo migliore per affrontarlo è in primavera, facendo attenzione che i vari nevai in cima si siano completamente sciolti altrimenti diventa quasi impossibile procedere. Anche in autunno è una buona stagione per percorre questo trail, con i colori accesi dagli alberi del bosco a contrastare il cielo e il mare blu.

Partenza da Sciarborasca, cittadina posta nell'entroterra di Arenzano. Si parte e ci si trova quasi subito in un ambiente mediterraneo, e dopo 3-4 km inizia la salita nel bosco su tratti asfaltati prima e forestali dopo. Si passano le località Deserto e Faie, e da qui si iniziano a percorrere strappi in doppia cifra su sterrate fino ad uscire dal bosco e poter ammirare uno splendido panorama verso Varazze. Si sale ancora fino a raggiungere il rifugio Prato rotondo e l'Alta Via dei monti Liguri, AVL, tratto Prato rotondo - Faiallo.

Qui inizia un tratto con saliscendi sempre ciclabile fino al bivio in prossimità del Bric Resonau, dove si prende a sinistra e ci porta fino al successivo rifugio Argentea. In questo tratto spesso si dovrà scendere e spingere e/o portare la MTB per colpa del terreno conciato male con grossi massi e scavature. Non è particolarmente faticoso portare la bici a spalle non essendo molto dure le salite, ma piuttosto corte. Al rifugio possibilità di reperire cibo e/o mangiare con bella vista sul mare. E qui inizia la discesa, tutta ciclabile a parte qualche passaggio troppo scavato da torrentelli vari. Si scende su stretto sentiero a volte un pochino esposto fino al passo della Gava.

Da qui inizia un sentiero più largo che ci porta fino alla partenza della prima DH, Bassa Tensione, un bel flow divertente. A seguire Lerone e Ratte, per ritornare sulla statale bituminosa di Lerca che ci riporta dopo qualche km alla partenza

Nota: Come notate nella foto di un passaggio particolarmente suggestivo, ho preso la XC invece della AM per privilegiare il tratto in salita. Consiglio in generale degli pneumatici "robusti" e/o con inserto per evitare pizzicature visto il terreno "spigoloso", formato per lo più da da rocce magmatiche. Non ricordo fonti di acqua, se non nei due rifugi.