Monte Legnone
La madre di tutti gli itinerari del #lagodicomo, con una salita di ben 2200 metri di dislivello, di cui gli ultimi 800 su un sentiero spettacolare e tutto pedalabile! Il Monte Legnone è la vetta più alta di tutte le Prealpi. Si affaccia sull'estremo lembo nord del Lago di Como. Dalla cima, nelle giornate più limpide, si possono vedere da ovest a est, le Alpi Liguri, il Monviso, il Monte Bianco, Il Monte Rosa, Il Cervino, L'Oberland, i colossi della Alpi Retiche, le Orobie fino alle Dolomiti. Verso sud la pianura Padana, gli Appennini e, in giornate ventose e limpide, anche Milano.
Il Tour prevede il periplo del Monte Legnone, sfruttando in buona parte le mulattiere e le strade militari costruite in difesa della pianura Padana, in caso di entrata del nemico dalla Valtellina o dalla Svizzera (Linea Cadorna). Non c'è la salita alla cima in questa traccia, si può fare lasciando la bici nel punto più alto della traccia e salendo a piedi. Il giro inizia da Colico e si svolge per circa 24 km su asfalto fino alla località Gallino (Galin) a circa 950 metri di quota in Valvarrone. Ovviamente questo tratto può essere evitato ricorrendo all'automobile, anche se poi resta il problema del recupero.
La strada sterrata che parte da Galin è pedalabile agevolmente fino al punto più alto del giro, dato che il sentiero che percorriamo negli ultimi 800 metri di dislivello è stato messo a posto ed è una delle salite più belle in assolute da fare in MTB. La cima (2609 metri), come già detto, si raggiunge solo a piedi dal punto culminante in mtb (circa 2400 metri).
In discesa da 2400 a 2100 circa, la strada è franata in varie parti ed è diventata un sentiero, con tornantini molto chiusi e fondo smosso, attenzione perché è anche in buona parte esposto. Ogni tanto il sentiero viene sistemato. Il giro prevede la risalita al Passo del Colombano (2005 metri), per circa 200 metri di dislivello e la discesa sul Rifugio Scoggione sempre su strada militare in parte franata.
Dal Rifugio Scoggione (1575 metri), proprietà del CAI di Colico, di norma gestito nei we estiv,) a circa quota 1200 (Prà dei Formica), è il pezzo più impegnativo, essendo un sentiero che scende in un bosco di larici, con vari gradoni sassosi, poi tutto diventa più semplice in quanto ci si infila in un bellissimo bosco di faggi, fino a sbucare a Rusico (800 metri circa).
Qua si hanno due possibilità, o continuare a seguire la traccia su sentieri ormai dismessi e perciò abbastanza impegnativi, o scendere a Colico lungo la strada cementata che poi diventa asfaltata, fino ad incrociare di nuovo la traccia di discesa.
Nella foto qui sotto l'ultimo punto acqua in salita, a quota 1660 metri.
Aggiornamento estate 2025
Salita: tutta completamente pedalabile. Bellissima e lunghissima! Eventualmente ci si può appoggiare al Rifugio Griera per fare il giro in 2 giorni.
Discesa: ci sono piccoli smottamenti che non permettono di percorrere in sella tutta la discesa sulla strada militare. Alcuni tratti belli "scorrevoli", altri da superare con bici al seguito.
Tornanti che salgono al passo di Colombano sono in ordine. Dall'Alpe Scoggione al Pian di Formica molti passaggi si fanno a piedi, in compenso da Pian di Formica hanno segnato molto bene il sentiero e si scende con piacere.
Nel complesso è un itinerario "odi et amo", ci sono tratti che sono terribili e la bici è d'intralcio e tratti in cui si gode come ricci scendendo nel bosco. In generale è un bel massacro ma dà tanta soddisfazione.
Scala difficoltà sentieri MTB





