Anello lago di Como, Valle Albano, Val Cavargna per Cima Verta
La salita verso il Giovo e S. Jorio è un percorso classico che si può fare seguendo strade diverse, stavolta ne ho fatto una insolita, salendo da Consiglio di Rumo ho preso la strada per Brenzio, proseguendo poi verso il ponte di Maiavacca. A quota 670 metri, poco prima di una cappelletta, si sale a sinistra per una sterrata, in parte cementata, che arriva a Nassa, dove si innesta nella strada, parte asfaltata e parte sterrata che passa per l'alpe Basciarino e il rifugio Mottafoiada, poco dopo il quale si arriva sull'ultimo tratto della strada che sale da Dongo fino al Giovo a 1700 metri.
Dal Giovo si prosegue per la ex strada militare che passando per l'Alpe Albano, con un po' di su e giù arriva al rifugio Sommafiume: sterrata abbastanza larga, solo in alcuni punti esposta e con sassi franati qua e la (e in questo periodo ben piena di bovazze).
Non si attraversa il torrente Albano per andare al rifugio, ma si sale a zigzag sul versante sinistro della valle da quota 1760 passando per la Bocchetta di Sommafiume, fino ai 2078 metri di Cima Verta, punto di scollinamento tra la Valle Albano e la Val Cavargna, con la Val Morobbia dalla parte svizzera. Questi circa 300 metri di dislivello si fanno quasi tutti a spinta o spallati con mtb normale, mentre con la e-mtb si possono fare al 60/70% pedalati, MA SOLO PER CICLISTI MTB ESPERTI, NON PRINCIPIANTI CON LA E-MTB! Tratti esposti, molti sassi smossi, sentiero ripido e incassato, tornanti scavati. La vista a 360° dalla cima è spettacolare, con il Pizzo di Gino non lontano a Sud Ovest.
Il primo tratto di discesa è molto impegnativo su sentiero stretto, con sassi mossi, a tratti esposto e con cespugli di carpino che invade la sede, fino alla bocchetta della Tappa, circa 150 di dislivello più in basso: solo per esperti, non per principianti della e-bike. Da qui in poi diventa più largo ma a volte con tratti molto scavati, fino all'alpe Stabiello, a quota 1702 metri. Si prosegue verso in monti di Vegna passando per una S impegnativa in una valletta e poi traversando il ponte sul torrente del Vallone a quota 1400. Dai monti di Vegna (1300 metri) si scende per strada asfaltata a Cavargna a 1000 metri di altitudine, per poi risalire al passo della Cava, 1150 metri, e scollinare in Val Rezzo. Al primo tornante di Buggiolo si esce a sinistra e si prende la strada della Maestà, inizialmente sterrata, poi diventa un bel sentiero scorrevole nel bosco. Per stradine secondarie e mulattiere fino a Corrido, poi Carlazzo e Gottro, dove si prende un altro bel sentiero per Velzo. A Codogna si scende al mulino della Chioderia, poi per stradine e sentieri a Loveno e si arriva al lago a Nobiallo, frazione di Menaggio. Ritorno a Domaso seguendo la ciclabile, con qualche variante tra Acquaseria e Rezzonico, tanto per gradire un po' di salitelle e mulattiere.
In totale sono 88 km e 2700 m di dislivello positivo.
NOTA : se qualche ente si dovesse prendere la briga di sistemare il tratto tra il Giovo e i monti di Vegna, questo diventerebbe certamente un percorso epico sui monti dell'Alto Lario.
NOTA IMPORTANTE: può essere fatto in e-mtb, ma solo con buona esperienza di mountain bike precedente, non se avete iniziato con ebike e non avete una buona esperienza bicitrialistica.
Scala difficoltà sentieri MTB





