Ortona dei Marsi

Punto di partenza è Ortona dei Marsi (1000 metri), primo paese del parco nazionale d'Abruzzo venendo dalla piana del Fucino, eventualmente partendo da Pescina si può percorrere la relativa salita quando il sole ancora non è alto (Pescina è nel punto più basso del percorso). Si parte in leggera discesa su strada prevalentemente asfaltata, poi alcuni chilometri in leggera salita e in prossimità di una curva si prende una sterrata sulla destra che vi porterà con pendenze variabili fino al 15% fino a circa1540 metri, attraversando un paesaggio piuttosto spoglio di alberi che permette una vista a 360 gradi di tutta la zona. In lontananza verso nord si intravede il Gran Sasso.

Segue una lunga discesa, non particolarmente impegnativa ad esclusione di alcune curve con un po' di ghiaia smossa, fino ad arrivare ad incrociare una strada asfaltata in prossimità di una galleria. Questo punto è individuato come punto panoramico 'Olmo di Bobbio'. Si lascia subito la strada asfaltata proseguendo verso destra e con un po' di saliscendi, stavolta prevalentemente nel bosco, si arriva in prossimità di alcune antenne ripetitrici a circa 1300 metri di altezza.

Da qui si ridiscende, sempre su strada sterrata che però credo non usi più nessuno, spesso invasa da sassi e rami, forse si potrebbe meglio definirla come un largo single-track, a tratti con pendenze negative oltre il 20%. Verso la fine di questo tratto si trova un fontanile (a luglio 2025 era attivo). Arrivati in fondo si incrocia una strada asfaltata che si percorre per qualche centinaio di metri, la si lascia proseguendo a sinistra su un tratto in salita che sale, senza una traccia evidente (più o meno si possono seguire i segnali del metanodotto fino a passare vicino a un paio di tralicci senza cavi, da cui si ritrova un sentiero), fino al valico di Forca Caruso (1100 metri) dove si trova nuovamente una strada asfaltata.

Si prosegue sulla statale (o sulla più o meno parallela sterrata, ma era chiusa da un recinto quindi sono rimasto sulla strada) fino a lasciarla prendendo una nuova sterrata in prossimità di alcune pale eoliche e seguendo questa (alcuni tratti con sassi un po' smossi) in discesa fino ad arrivare a Pescina (700 metri).

Lasciata Pescina si riparte su una nuova sterrata per la seconda lunga salita del giro, piuttosto assolata e inizialmente percorsa anche da alcuni camion provenienti da una cava lungo il percorso. Dopo circa 9 km di salita a circa 1200 metri la strada torna ad essere asfaltata e si comincia a ridiscendere verso Aschi e poi, tramite la SP17, fino a tornare ad Ortona. In teoria da Aschi dovrebbe esserci la possibilità di proseguire per Ortona via sentiero ma dopo un inizio segnalato non ne ho più trovato tracce ed essendo da solo sono tornato sulla provinciale.

In tutto sono circa 57 km con 1700 m di dislivello, percorsi con una bici senza assistenza. Per chi volesse farlo in ebike segnalo che ad Ortona c'è una stazione di ricarica con cavi dedicati per i principali marchi di motori (Shimano, Bosch, Yamaha, Brose).