Largo tour a forcella Clautana
Premetto una doverosa citazione al collega biker Ottomilainsu per avermi dato lo spunto tramite questo suo itinerario: appena letta la descrizione che dava della salita e discesa di Forcella Clautana, mi sono creato un itinerario ad anello che, come da mia prassi, ci arrivasse in modo tutt'altro che "banale": 126km e 3400metri di dislivello.
Partenza infatti da molto lontano, a Dardago (quota 200 metri), ai piedi del Piancavallo, si imbocca la vallata verso nord per deviare su sentiero mediamente tecnico che risale il torrente Rujal (stretto con sassi e radici nella seconda parte). Sbucati vicino al ristorante Lo Chalet (370 metri) comincia la lunga ma piacevole salita sulla forestale Venezia delle Nevi, rinnovata ormai anni fa ed ora in via di erosione specialmente nella parte più alta (fontana a quota 950 metri).
L'ascesa termina in località Sauc a 1200 metri, per poi scollinare definitivamente in vista dell'abitato turistico di Piancavallo (1260 metri). Si percorre un breve tratto su asfalto per poi imboccare a sinistra una deviazione su strada secondaria che via via diviene sentiero, per poi mutare continuamente da tratti molto scorrevoli ad altri più guidati e smossi; sicuramente è poco battuto ma sempre percorribile e permette di evitare completamente la strada asfaltata che vi corre parallela. La discesa finisce a quota 440 metri in corrispondenza del bacino idrico del lago di Barcis, che si attraversa lungo la bella passerella ciclopedonale.
Comincia ora un trasferimento asfaltato di circa 12km, risalendo il fiume Cellina (alternative non disponibili), fino all'abitato di Claut a quota 600 metri: attenzione che in tutto il tratto non mancheranno motociclisti in veste di novelli Rossi/Marquez. Da Claut ha inizio la seconda salita di giornata verso Casera Casavento; salita inizialmente facile su asfalto, prosegue più decisa su stretta serie di tornanti e infine si apre su ampio alveo torrentizio. Poco oltre si arriva a Casera Casavento (quota 950 metri) ove è possibile il ristoro (presente anche una fontana). Da qui, restando in bici, è possibile raggiungere a poche centinaia di metri il masso dove sono impresse orme fossili di dinosauro datate 220 milioni di anni: vale la pena una deviazione.
Dalla Casera ha ora inizio la parte più impegnativa della salita: la Strada degli Alpini (sent. N° 966) è un sentiero di montagna mediamente esposto, con molti tornanti piuttosto stretti, un fondo buono e una pendenza costante al 12% che in circa 4km e 500 metri conduce a Forcella Clautana (quota 1430 metri). Notevole la vista man mano che si affronta la salita, in un paesaggio così isolato e sperduto. La successiva lunga discesa di 8 km e 900 metri negativi avviene su forestale/sentiero molto vario come caratteristiche ma con tratti esposti cui tener conto. Raggiunto il bacino del lago di Selva, alcuni saliscendi conducono alla Diga di Ca' Selva, dove si rivede l'asfalto. Si raggiunge l'abitato di Chievolis (fontana accanto alla chiesa), poi la diga di Ponte Racli per deviare poi verso Navarons (330 metri).
L'ultima salita asfaltata attraversa i comuni di Frisanco e Poffabro, procede sinuosa ma mai impegnativa per finire a forcella Pala Barzana (840 metri). Allo scollinamento si devia a sinistra sulla forestale, poche decine di metri di salita per poi buttarsi a capofitto sul favoloso, stretto ma scorrevole Sentiero Panoramico, tutto a mezza costa (bello lo scorcio a metà su diga di Ravedis e grave del Cellina), che termina nell'abitato di Maniagolibero a quota 340 metri. Il ritorno verso Dardago avviene lungo la veloce ciclabile FVG 3, con brevi deviazioni sterrate quando ormai prossimi all'arrivo.
Scala difficoltà sentieri MTB





