Alta Val Sangone - Giaveno - Braida -Bione - sentiero 435 e 425
Bel percorso autunnale a bassa quota. Partito da Giaveno in direzione Selvaggio con alcuni tratti fuori da statale, al Santuario Nostra Signora di Lourdes e a Borgata Molino 720 m; era la zona delle macine, nel 1272 a Coazze c'era già una moleria. Ripreso lo sterrato a Borgata Barrera, segue salita con alcune rampe impegnative fino a Pian Aschiero, poi un bel tratto di sentiero tecnico dopo case Bagagera, per scendere ancora a Borgata Tortorello e poi su asfalto al Colle Braida.
Inizia il sentiero 435 con il lungo sterratone nella faggeta per seguire poi in falsopiano fino ai tre roc da cui sentiero 425 a. La faggeta è stata impiantata, è ben tenuta e distanziata, si usava in edilizia, come combustibile da riscaldamento e accessori per la casa. In prossimità di Presa Brunetto bisogna evitare sia il sentiero ripido che sale sia quello che scende, bisogna imboccare quello più sottile a mezza costa per arrivare al bivio che a destra porta al Colle Bione e a sinistra a scendere sul sentiero 425.
Causa tempo limitato evito di andare e tornare al Colle Bione, inizio la discesa del 425 . Su questo lato è diffusa la vegetazione di castagni, il legno veniva usato per fabbricare mastelli, zangole per il burro e secchi. Primo tratto trialistico, come dice bubetta, poi bc o s2 che dir si voglia con radici e fondo compatto, pochissimi tornanti. Da Pianermo a Borgata Mattonera facile mc su fondo compatto con fogliame. A Mattonera di sotto si coltivava la canapa sativa, tipica di Coazze fin dal 1400, la tela di Coazze era commerciata fino ad oltralpe. A Mattonera di sotto sussiste una vasca per l'ammollo della canapa, a Coazze nell'Ecomuseo sono conservati antichi telai manuali. Da Mattonera si scende in un valloncello e si prosegue con brevi tratti di pietre fisse per arrivare in prossimità di Coazze.
Inizia il sentiero Pirandello dedicato a colui che scrisse anche degli appunti, i taccuini, e il soggiorno nel taccuino di Coazze è stato commemorato come centenario nel 2001. È un sentiero ben tracciato per escursionisti e cicloescursionisti nei fitti boschi sopra Coazze con una serie di passerelle tra cui il ponte del Cuculo. Con ulteriori brevi tratti di sentiero e intermittenti pezzi di asfalto si ritorna a Giaveno.
Fraternali editore n.6 Pinerolese Val Sangone Carta dei sentieri (1:25.000)
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