Monte Pravello - Poncione D’Arzo – Rancate
Itinerario tra Italia e Svizzera alla scoperta del massiccio del monte Pravello - Poncione d'Arzo. Si parte dal cimitero di Cantello (parcheggio gratuito) e, limitando al minimo la percorrenza su asfalto, si raggiunge prima la località Bevera, poi Viggiù e successivamente si seguono le indicazioni per il monte Orsa/Pravello. Questo massiccio è noto per ospitare numerose fortificazioni risalenti al periodo della prima guerra mondiale (linea Cadorna): sono ancora visibili, ben conservate e visitabili numerose trincee, gallerie, postazioni d'artiglieria e altre strutture militari.
Superato il bivio per il colle S. Elia, si svolta a destra e si imbocca la ex strada militare (asfaltata ma chiusa al traffico veicolare) che conduce verso la vetta al monte Orsa. La pendenza della salita non è mai eccessiva (attorno al 9% con qualche picco del 12%) e in breve si giunge al bivio per il monte Pravello (a destra). Qui inizia l'ultimo tratto della salita ora sterrata, si oltrepassa il rifugio monte Pravello (aperto solo la domenica e dotato di colonnine di ricarica per ebike) e in breve si giunge alla vetta dell'omonimo monte, proprio in prossimità del confine di Stato. Dalla vetta si può ammirare uno dei più bei panorami del lago di Lugano, circondato dalle principali vette delle Alpi (monte Rosa, Mischabel e Weissmies, monte Leone, Jungfrau-Fiescherhorn, Adula) e delle Prealpi della zona (dalla dorsale Lema-Tamaro al monte Generoso).
Panoramica dalla vetta del monte Pravello
Da qui, dopo essere entrati in territorio svizzero, in breve si raggiunge la vetta gemella del poncione d'Arzo, da cui parte l'omonimo trail: inizialmente molto ripido e costellato di roccette affioranti (difficoltà S2+). Il tratto più impegnativo termina in corrispondenza di un ripido rilancio con successivo passaggio sotto un traliccio. Da qui in poi il trail diventa un po' meno ripido, anche se sempre "croccante", fino a confluire in una strada forestale. Si percorre un breve tratto di strada, poi sulla sinistra si prende il trail Cave (difficoltà S1+): più flow e di minor impegno, ma sempre caratterizzato dal fondo in pietrisco tipico di questa zona. Il trail termina in corrispondenza della cave di Arzo, oggi convertite in un museo all'aperto. Si prosegue per un breve tratto su asfalto, per poi imboccare un trail di collegamento che conduce, con qualche passaggio roccioso, in prossimità di Meride, da cui parte l'ultima discesa dell'itinerario. Si tratta del trail Acquedotto (difficoltà S2): inizialmente un semplice double track, che poi si trasforma in fretta in un singletrack molto fisico (ma non troppo tecnico) su rocce fisse: un bel banco di prova per il setup delle sospensioni e per la robustezza dei copertoni! Sconsigliato se bagnato, perché la pietra della zona offre poco grip in quelle condizioni. La discesa termina presso il fabbricato di un acquedotto, poi si prosegue fino al paese di Rancate e da qui, risalendo lungo il corso del torrente Laveggio, fino a S. Margherita e infine fino al valico di Gaggiolo (praticamente senza tutto su percorsi sterrati). Da qui si risale al cimitero di Cantello attraverso un comodo tratto di pista ciclabile e un veloce single track.
Itinerario percorso il 03.04.2025 con mtb.
Scala difficoltà sentieri MTB





