Il classico anello del Monte Corchia
Si risale la strada per il passo Croce frequentato dai panchinari, i seguaci delle panchine giganti. Qui il panorama spazia sull'alto Tirreno e su quasi tutte le Apuane. Si passa sotto tutta la parete ovest del Corchia con le sue belle torri e si sale per sconnessa marmifera, si oltrepassa il bivio per Mosceta, per proseguire più in alto fino ad intercettare una scorciatoia che evita la prima parte del sentiero non ciclabile. Per divertente sentiero e qualche spintarella si percorre la parte nord del Corchia fino a cambiare versante per passare a quello est, qui inizia la parte più impegnativa con passaggi di S4 per giungere all'ottimo rifugio Del Freo in località Mosceta, una delle più alpine delle Apuane. Qui siamo tra due giganti, il Corchia e la "regina" Pania della Croce. Solo il Rifugio meriterebbe la gita ottimamente gestito dal cordiale Stefano da oltre un decennio.
Si prosegue per sentiero verso la grotta "Tana che Urla", qualche passaggio a spinta per raggiungere le baite più altre dell'Alpe di Puntato. Da qui un bel flow naturale per giungere alla chiesina del paese abbandonato dal dopo guerra di Puntato. Si prosegue per ottimo sentiero fino ad altro paese fantasma, il Col di Favilla. Ci aspetta una delle perle di giornata, il sentiero che scende al lago di Isola Santa. Da fare tutto di un fiato, lungo la discesa improvvisamente vedrete sulla sinistra uno sgargiante colore blu cobalto oltre la vegetazione, eccolo, siete arrivati al lago. Quest'ultimo è una icona delle Apuane ed è raccomandata la visita del piccolo borgo che si affaccia sulle sue sponde.
Si risale la provinciale senza annoiarsi in quanto sulla destra ammirerete l'enorme parete del monte Sumbra con tutte le sue articolazioni e i torrenti con le caratteristiche marmitte dei giganti. Oltrepassato località Tre fiumi, si giunge all'imbocco della galleria del Cipollaio che eviteremo salendo su ripido sentiero a destra. Con gamba allenata o ebike sarà possibile salirla tutta rimanendo in sella, passerete accanto a pozze di acqua cristallina per poi salire per faggeta con tornanti fino al crinale. Ecco altra perla di giornata, tutto il crinale da Colle Cipollaio fino alla foce di Fordazzani che coincide con l'antica Linea Gotica. Attenzione all'esposizione e fermatevi a visitare uno dei tanti bunker presenti. Percorso di grande bellezza, in parte scavato nella parete, risulta sempre aereo, quindi state sempre con il cervello acceso.
Si ritorna al punto di partenza per sentierino finale. Possibile aumentare il dislivello partendo da più in basso, dal bivio tra la provinciale e la strada per passo Croce aumentando di 200 metri il dislivello complessivo.
Scala difficoltà sentieri MTB