Monte Agnello II
Questo itinerario è la versione senza impianti della traccia originale che trovate qui, a cui va aggiunto una variante su singletrack alla fine.
La partenza è da Cavalese, idealmente dagli impianti del Cermis con il loro grande parcheggio. Si percorrono diverse forestali per giungere alla strada che dal Lavazé arriva alla salita per Pampeago. Salita, questa, senza pietà, indipendentemente se la si fa sulla sterrata (nella traccia) o sull'asfalto: ripida rimane. Anche dopo il "paese" le pendenze non diminuiscono, anzi. Si passa per la Baita Caserini transitando su una ripida pista da sci, solo dopo le pendenze tornano umane. Si giunge così a quota 2168, lo scollinamento presso il Baito La Bassa.
Da lì inizia un delirio di sentiero: prima il 513 e il 514, molto fluidi e veloci, poi il 510, lungo il Rivo Bianco, una vera gemma: mai troppo tecnico, con una traccia tortuosa, e solo qualche tornantino troppo stretto. Due punti con una corda fissa (per non cadere nel torrente) si possono fare in sella (attenzione al primo, il secondo è facile).
Si arriva ad una sterrata, che si segue per un centinaio di metri, prima di riattraversare il torrente e spingere su qualche rampa in salita, passare per una falesia e tornare al delirio di sentiero di prima, bellissimo. Occhio perché su certe carte Tabacco non é segnato del tutto. Si arriva a Panchià, da cui si seguono diverse stradine e poi un sentiero fino giù alla statale, per poi imboccare la ciclabile della Val di Fiemme e tornare al punto di partenza.
Scala difficoltà sentieri MTB