Val Comasine
Si parte da Celledizzo e si cambia versante della valle per andare a prendere la ciclabile della valle di Peio. La si segue in discesa, dopo due brevi rampe velenose, e si svolta a destra dove comincia la nostra salita di 1000 metri di dislivello. Definita la sterrata più lunga della Val di Sole, è in piccola parte su asfalto e in maggior parte sterrata su forestale. A parte qualche tratto ripido all'inizio per il resto la salita è regolare e passa vicino a delle vecchie miniere (a circa metà c'è un cartello che indica come arrivarci per chi vuole allungare il giro).
Durante la faticata non potrete non ammirare i bellissimi boschi in cui ci troviamo e chiedervi se c'è un orso lì vicino. Consiglio di attaccare uno di questi campanelli per farvi sentire, in particolare in discesa.
Si arriverà in cima dove sarà possibile osservare tutte le catene montuose circostanti ed entrare in un bosco antico con larici secolari seguendo l'apposito sentiero. Alcuni hanno 600 anni. Allungando di poco il giro ci si può fermare alla Malga Val Comasine.
La discesa è a dir poco spettacolare, in un ambiente da favola. Inizia tranquilla seguendo il fianco di un torrente su fondo erbivo.
Ad un certo punto ci troviamo di fronte ad un tratto più ripido con diversi tornantini. Il passaggio più difficile è un S3, il resto è tecnico ma fattibile.
Dopodiché non crederete ai vostri occhi, perché inizia un tratto con fondo boschivo bellissimo, poco pendente.
Il sentiero torna ripido, quando si è quasi nel fondovalle. Dopo aver attraversato una sterrata ci sono due punti con alberi in mezzo in cui bisogna scendere dalla bici. Quest'ultimo tratto non è particolarmente bello, con tanta erba alta, ma è anche quello che ci riporta sulla ciclabile di fondovalle e al punto di partenza.
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