Bassa di Nara, Ritom e passo del Sole

Giro epico fra valle di Blenio e val Leventina, con due discesone da oltre 1400 metri di dislivello l'una. Per limitare il dislivello complessivo in salita consiglio di prendere le seggiovie del Nara e/o la funicolare del Ritom. Il giro come lo vedete qui comprende solo le seggiove del Nara.

E proprio presso la prima seggiovia del Nara lasciamo la macchina, paghiamo i 25chf del biglietto chiedendoci se valga la pena spendere così tanto per risparmiare 1000 metri di dislivello, ma la risposta ve la dò già io: sì, ne vale la pena per riuscire a godersi il giro senza sfondarsi di dislivello, che altrimenti arriverebbe a 3400 metri. Da notare che il Nara è aperto solo durante i weekend. Scendiamo dalla lentissima seconda seggiovia 200 metri sotto la Bassa di Nara, ovvero il primo passo di giornata. 30 minuti a spinta e siamo su.

Davanti a noi c'è la Val Leventina, cioé 1400 metri di dislivello più in basso. Non fatevi scoraggiare dal sentiero che porta alle case che si vedono in lontananza nella foto qui sopra: è scassato e in diversi punti si dovrà spingere in mezzo al pascolo. Presso le case ignorate i segni bianco e rossi del sentiero ufficiale e seguite assolutamente la traccia, perché vi porta su un sentiero completamente ciclabile e divertente, mai difficile, fino al caratteristico abitato di Rossura con le sue case in legno.

Da qui il trail diventa più roccioso ma sempre ciclabile e ci porterà sul fondovalle presso Faido. La traccia segue adesso la strada cantonale fino a Piotta per diversi chilometri e 300 metri di dislivello. Ci sono diversi ristoranti sul percorso, segnalo l'Osteria alla Birreria, dove ho pagato una margherita e una Coca 15chf seduto al tavolo. La strada ha poco traffico, visto che tutti usano la vicina autostrada, ma offre degli scorci molto belli sulla gola della Piottina e si può letteralmente annusare la storia delle ferrovie svizzere con le tante gallerie, anche elocoidali, che portano i treni sul pianoro di Ambrì dove poi si immettono nello storico tunnel del San Gottardo, inaugurato nel 1882 (!).

Arrivati a Piotta avete due opzioni: investire altri 25 chf (circa) per gli 800 metri di dislivello che vi distanziano dal lago del Ritom o pedalarvela. Io ho optato per la seconda anche perché avrei dovuto aspettare quasi 1 ora e in quell'arco di tempo ero su (fate attenzione agli orari per le bici pubblicati sul sito). Fra l'altro la stradina è senza traffico e potete ammirare molto probabilmente la famosa coda di auto che aspettano di entrare nella galleria autostradale. Ecco, pensate a loro in macchina, fermi, mentre sudate le vostre 7 camicie per arrivare al lago del Ritom.

Lo costeggiamo sul suo lato sinistro, passiamo un paio di capanne, e poi siamo di nuovo da soli mentre ci arrampichiamo verso il Passo del Sole.

Un tratto ripido prima della sterrata che porta dal passo dell'Uomo al passo del Sole richiede qualche metro a spinta e, se non ce la fate più, anche appena sotto il passo del Sole. La ricompensa è il magnifico panorama e soprattutto la vista sul lunghissimo trail che vi aspetta.

La discesa, che porta fin sopra Olivone, è estremamente variegata. Inizialmente alpina e fluida, quando entra nel bosco diventa più ripida ed inizialmente è stata preparata per le bici Dopo diventa più rocciosa, con diversi pianori bucolici da attraversare e pian piano aumenta di difficoltà, con rocce infisse nel terreno da superare cercando la linea giusta. Se è bagnata la parte nel bosco può diventare ostica.

È una delle mie discesa preferite per come cambia mano a mano che si scende, direi S2 con dei passaggi S3. Sopra Olivone lasciamo da parte il pezzo più difficile e seguiamo la strada asfaltata fino a un tornante verso sinistra e da qui inizia la nostra odissea fra stradine e sentieri per arrivare alla salita finale per andare a recuperare la macchina al Nara. Poco traffico, ma le vostre gambe cominceranno a chiedere pietà. Vi assicuro che dopo una bella doccia e una super cena dormirete molto bene.