Monte Tamaro con discesa sul Carbon Trail
Giro consigliato solo a chi sa andare molto bene in mtb e non soffre di vertigini. Variante più facile, senza la discesa Tamaro - Neggia, qui.
Si sale verso il monte Tamaro con la funivia (orari e prezzi qui), per risparmiarci 1000 pessimi metri di dislivello. Tanto la parte più dura della salita vi aspetta, e ne avrete un'altra orrenda alla fine, di salita.
Si sale per 300 metri di dislivello dall'Alpe Foppa alla Capanna Monte Tamaro, sempre in sella se siete in forma. Consiglio una pausa ristoratrice con le torte fatte in casa della capanna e dell'ottimo e dissetante sciroppo di sambuco, anche quello fatto in casa.
Inizia poi il traverso fino alla Bocchetta sotto il Monte Tamaro. È piuttosto esposto, anche se il sentiero è largo, e c'è un tratto a spinta in salita.
Dalla bocchetta inizia il tratto più selvaggio, con dei passaggi spettacolari attraverso delle gallerie scavate nella roccia, tutte fattibili in sella.
La discesa fino all'Alpe di Neggia è il punto più tecnico del giro a causa del sentiero molto dissestato.
Dall'Alpe di Neggia (ristorante) parte il Carbon Trail, la cui descrizione trovate qui.
Arrivati al lago Maggiore, si va fino a Quartino in pianura per poi iniziare la salita sulla stramaledetta strada Romana. Molto pendente, se è bagnata diventa pure scivolosa (in salita).
A proposito: tutto il giro è da evitare con il bagnato, soprattutto la discesa su Neggia diventa infattibile per le roccie scivolose. Il momento migliore è con vento da nord.
Scala difficoltà sentieri MTB