Alleghe trails
Da un spunto di TrailForks ho voluto provare tre discese in zona Alleghe/Pecol definite "nere" (una la conoscevo ma dopo il Vaia non ero ancora riuscito a farla perché impraticabile fino allo scorso anno). Una premessa, si tratta di tracciati impegnativi e a tratti anche "alpin bike" per cui si devono accettare anche brevi tratti a spinta.
Si sale da Alleghe ai piani di Pezzè e da qui per lo sterrato che sale verso Pra della Costa e al termine dello sterrato si prende il sentiero che taglia Pian dei Sec e arriva poco sotto alla forcella Alleghe. Qui per sterrato si raggiunge Malga Pioda e si inizia a salire per la mulattiera 556 che porta al Coldai, ma al primo tornante si prende un sentiero ben segnato: Tap de le Parole. Il primo tratto è uno stretto single track in salita con leggere contropendenze e alcuni strappi a spinta in particolare un passaggio di un piccolo salto di roccia, poco agevole con e-bike, poi inizia la discesa, tecnica e ripida, con qualche rilancio. Non vi sono difficoltà tecniche elevate, ma il sentiero è stretto e non semplice da percorrere. Poi si entra nel bosco e il discorso cambia, via via il tracciato diventa sempre più un bellissimo toboga flow con fondo in terriccio e aghi di pino, un vero sballo che ripaga delle difficoltà della parte alta. Si arriva ad uno sterrato che porta a Pecol Vecchio.
Qui per asfalto di sale verso Palafavera e poco prima di arrivarvi, si svolta a sinistra e si prende uno sterrato che sale verso malga Pioda. Salita graduale e ben pedalabile. Prima della Malga e nei pressi della partenza della teleferica per il Rifugio Coldai, si trova la partenza del secondo sentiero: Wild trail. Il tracciato parte subito in discesa con alcuni ripidoni (fondo in terra ed erba), qualche passaggio tecnico tra gradoni e radici, un paio di attraversamenti di pratoni con fango e anche qui alcune risalite (brevi) a mano e un passaggio di un salto di roccia. Poi nel bosco anche qui il tracciato diventa più flow nello stile del precedente e nel tratto finale si unisce al Tap de le Parole, per arrivare a Pecol.
Risalita fino a Palafavera e poi si prosegue per una forestale che sale fino a Malga Vescovà e poi a destra per la Malga Fontanafredda. Si prosegue per la forestale verso il Rifugio Belvedere, strappi molto ripidi su sterrato o erba. Uno volta scollinato, si segue il Cai 566 e questa è l'ultima discesa. Tratto alto con ripidoni e single track su roccia, terra, erba e sasso smosso e ancora passaggi tecnici, gradoni ripidi e tante radici. Il tracciato è comunque pulito e ben ciclabile. Alcuni tornantini nel bosco belli pepati in contropendenza.
Arrivati a Fernazza si svolta a destra per scendere ad Alleghe e qui si entra nel bosco devastato dal Vaia e i segni sono ancora molto evidenti. Il tratto di traverso è stato ripulito e ora è in buona parte ciclabile (90%) qualche passaggio ancora manuale, ma vista la devastazione attorno è il meno. Poi inizia la discesa verso Alleghe, il single track è sempre molto stretto, difficoltà tecniche non particolari, ma ci vuole equilibrio per restare in traccia. Passati alcuni tabià si rientra in un vecchio sentiero /mulattiera più largo e ben pedalabile. Il sentiero resta comunque tecnico, con sasso e rocce ferme, gradoni e tratti più flow. Si arriva a Piniè (ultimo tratto sasso mosso) e da qui per vecchi sentieri a Col de Fontana e Peroncina. Qui ho lasciato il tracciato originale di Tailforks in quanto il sentiero che scendeva a Dorich è ormai chiuso e non più manutenuto. Breve risalita su asfalto fino a Coldemies e qui si prende l'ultimo sentiero che scende a Fontanive/ Alleghe
Scala difficoltà sentieri MTB