Passo della Vallaccia e val Viola
Itinerario epico che parte da #livigno e sale al passo d'Ere su asfalto. Dal passo si sta alti rispetto alla strada e si scende su sterrato e sentiero sotto Trepalle, dove inizia la spettacolare Vallaccia. Si sale inizialmente su una stradina asfaltata, ammirando questo luogo deserto.
Lo sterrato prende il posto dell'asfalto e, mucche a parte, sarà difficile trovare anima viva.
La valle è molto lunga ma mai ripida, neanche quando inizia un sentiero che inizialmente è pedalabile. Si arriva in sella fino a quota 2380 metri. Il passo Vallaccia è a 2600 metri, quindi ci aspettano circa 250 metri in cui si spinge agevolmente la bici. Con una ebike si riuscirebbe a fare quasi tutto in sella.
Mi aspettavo che la discesa verso la val Viola fosse poco ciclabile, invece quando arrivo al passo vedo questa libidine di sentiero, messo a posto da poco e pedalabile al 100%.
La cima Dosdé sullo sfondo ci fa compagnia fin quando sbuchiamo su una sterrata, che seguiamo per un breve tratto prima di prendere un sentiero a destra con un fondo boschivo molto bello e diversi tornanti mai stretti. Questo sentiero ci porta sulla strada della val Viola, che seguiamo a destra in salita. Dove inizia lo sterrato il bosco si dirada e la vista merita almeno una foto.
Andiamo verso il rifugio Viola, passando vicino all'omonimo lago.
Mi raccomando, seguite la traccia che porta verso il rifugio e poi svolta a destra, perché la strada non porta al passo ma solo ad una malga. Appena sotto il passo inizia il sentiero per le bici. Pochi metri e siamo in cima e attraversiamo il confine con la Svizzera, da dove comincia la discesa. Questa è piuttosto scassata a causa di pioggia e mucche, ma si fa tutta in sella.
Finito il sentiero, si continua su sterrata per un bel pezzo. Un po' di relax prima di svoltare a sinistra e cominciare la nostra discesa su Poschiavo. Prima su fondo boschivo, poi sulla cantonale del Bernina causa frana e lavori (il sentiero è chiuso) e poi sul brutale vecchio sentiero che scende ad Angeli Custodi. Spero che le vostre sospensioni funzionino bene, perché è pieno di sassi fissi su cui si può fare velocità, ma le botte si sentono. Arrivati al paesino seguiamo diverse stradine e poi quella principale per scendere a Poschiavo. Nella traccia ho incluso un giro in paese, per poi andare in stazione dove si prende il trenino del Bernina, che ha degli interi vagoni adibiti al trasporto bici. Godetevi la scarrozzata, i panorami sono indimenticabili.
Arriviamo così all'ospizio Bernina, dove ci aspetta l'ultima salita di giornata sul sentiero che ci porterà alla Forcola di Livigno. Ci sono delle rampe impegnative, prima di iniziare la dolce discesa e poi il falsopiano fino al passo.
Per fortuna panormami da favola ci fanno compagnia, sia dal lato svizzero..
.. che da quello italiano. Dal passo è tutta discesa fino a Livigno. La traccia finisce presso una gelateria, dove potete bervi anche la meritata birra.
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