Laghi della Forcola e lago del Monte

Giro molto tosto per il dislivello che si fa a piedi: 800 metri di dislivello su un totale di 1400. Per fortuna la maggior parte è a spinta.

Si inizia pedalando amorevolmente sulla ciclabile di #livigno, per poi continuare sulla sterrata che porta al passo della Forcola. L'ultimo tratto è ripido e, vista la quota, vi farà sputare un polmone o due. Dal passo mettetevi il cuore in pace, perché dobbiamo percorrere 400 metri di dislivello prevalentemente a spinta, con qualche tratto pedalato, fino ai laghi della Forcola.

Per raggiungerli si passerà nelle vicinanze de "la Stretta", cioè il valico che dalla val del Fain porta nella valle di Livigno. Il sentiero che scende da lì verso Livigno è una schifezza completa, distrutto e anche difficile da fare a piedi, ma tenetelo come via d'uscita eventuale se il tempo mettesse al brutto.

Notare bene: il tratto finale prima de la Stretta ha diversi pezzi con catena a cui tenersi, se ce ne fosse bisogno. Io non l'ho usata, però sappiate che il sentiero è esposto e se soffrite di vertigini forse vi conviene fare il giro lungo per arrivare a la Stretta (lo trovate qui).

Invece il sentiero che sale ai laghi è messo davvero bene, sia per la fase a spinta, sia per la discesa. Ovviamente ai laghi vale la pena farsi una bella pausa con giretto esplorativo fra i vari laghetti, tutto o quasi in piano.

La discesa si fa tutta in sella, tranne forse 1 passaggio o 2 a seconda della vostra tecnica. La traccia è identica a quella di salita (occhio al GPS perché mi ero scordato di farlo ripartire). Si scende così a la Stretta, si tira il fiato un momento e si parte per i successivi 400 metri di dislivello a spinta, verso il lago del Monte. Sentiero facile anche questo, a parte una roccia di 5 metri che richiedi di arrampicarsi. Niente di trascendentale, io l'ho sempre fatto da solo senza aiuti, però ci vuole un po' di sicurezza interiore, o un amico che vi aiuti a sollevare la bici.

Da quel punto in poi si è spersi nei monti, paesaggio lunare e selvaggio, con tanto di stambecchi che ti passano di fianco. Tutta la fatica viene ripagata quando si arriva sopra il lago del Monte.

Da quota 2800 metri, dove scolliniamo, parte un sentiero da mille e una notte fino ad appena sopra la valle di Livigno. Roccioso, con tanti tornantini abbastanza larghi e tratti veloci. Magnifico.

Si sbuca così su una sterrata piuttosto scassata che si segue fino alla ciclabile che abbiamo percorso precedentemente. La traccia finisce presso una gelateria. Ne avrete bisogno, dopodiché vi potete bere una birra, hanno anche quella. Nota per i naviganti: il sentiero che porta al Lago del Monte sembra ciclabile sulla cartina in salita, ma è molto eroso e vi troverete a spingere molto. Anche con l'ebike. È meglio farlo in discesa.