SellaRonda senza impianti e con discese su sentieri
Sellaronda nella versione FR (orario) senza impianti. Quest'anno ho scelto una versione più "flow" per arrivare con un po' più di margine di energia nelle batterie, e ho escluso la DH del Ciampinoi (che per farla richiede una salita di ca 400m). Percorso fatto con e-bike e batteria da 700Wh (ma al 90% in eco). Il percorso segue il tracciato del SellaRonda (senso orario) classico, ma si sono aggiunte alcune varianti nelle discese (privilegiando tracciati più tecnici e ovviamente le risalite su sterrati o sentieri ciclabili, evitando l'asfalto che nel complesso sarà meno del 3%). Il tracciato è molto vario e ben organizzato e ormai ogni area del comprensorio ha realizzato pistini o tracciati dedicati alle bici. Si parte da Arabba prendendo la salita su forestale che costeggia il torrente e che arriva al passo Pordoi (tratto finale bello ripido). Dal passo si prende il cai 601 che sale graduale e porta al rifugio Belvedere per poi scendere a prendere l'inizio del pistino Double U e poi Infinity che scende a Pecol; un tracciato scorrevole con qualche salto, paraboliche e ripidoni nella parte finale. Prima di arrivare a Pecol si prende a destra per immettersi nell'Infinity e poi nel AnimalHouse (che evita un tratto di discesa su pista). Questo tratto ha alcune risalite, ma poi discesa tecnica con passaggi su roccette, radici, gradoni e ripidoni. Ci si immette nuovamente per un tratto nell'Infinity e si conclude la discesa con un altro trail tecnico (parte finale del Rabber Trail) fino al Rifugio Lupo Bianco.
Qui si prende la foresatale che sale dura (in particolare il primo tratto) fino al Rifugio Valentini per scollinare e scendere verso il rifugio Passo Sella. Qui si segue il sentiero dedicato alle bici che sale fino al Piz Seteur (tracciato Sellaronda originale) per poi scendere dal pistino a (Easy jump) che è un vero spasso, con ripidoni, paraboliche compressioni, salti e wall ride spettacolari. Si procede passando il paese e prendendo il sentiero e poi sterrato che scende a Selva di Val Gardena. L'alternativa, decisamente migliore, ma più dispendiosa è quella di prendere la forestale che sale verso il Ciampinoi, una salita lunga, pendenza media e ottima pedalabilità (ma circa 400 metri) per poi scollinare a monte del Ciampinoi e prendere la splendida discesa; anche questa è una bella pista, tecnica e varia, che ricorda più la DH di Canazei ma ancor meglio tenuta come fondo; a parte il bel ripidone finale.
Arrivati a Selva, per asfalto si sale alla partenza della Dantercepis e si segue il lungo sterrato anche questo con pendenza media e ottima pedalabilità. Arrivati alla stazione di monte si prende il pistino che scende al Passo Gardena, molto scorrevole e ben modellato, senza difficoltà tecniche.
Dal passo si segue il pistino (sempre su genere scorrevole con curve, paraboliche e ponticelli) che scende verso Corvara. Dopo Colfosco sentieri e ciclabili. Da Corvara si prende la salita su asfalto che porta in località Arlara e poi sterrato (sempre lungo ma graduale, solo un paio di strappi nel parte finale) che arriva al Rifugio Ciablun. Qui si segue il sentiero di crinale con i sui sali-scendi fino al rifugio Pralongià e poi si dopo un tratto di discesa su sentiero si prende il bel pistino che scende al passo Incisa (scorrevole, paraboliche, passerelle ) Dal passo Incisa si prede il nuovo pistino Fle (molto divertente) che dopo un bel tratto di discesa, risale ad una forestale che ci porta al sentiero che scende poco sotto Passo Campolongo. Una ultima dura salita fino al rifugio Bec de Roches (tecnico nella seconda parte) e il pistino finale che arriva ad Arabba.
Scala difficoltà sentieri MTB