Monte Pizzo Deta
Insolito tour utilizzando il treno con partenza da Sora, che percorre la valle Roveto, fermata a Morrea-Castronovo-Rendinara.
Partiamo in bici dalla stazione di Morrea, A 400 metri di altitudine, 8 km di asfalto, e quattro di sterrata durissima, causa pendenze forti e fondo a tratti sconnesso, ma con una buona gamba quasi tutta pedalabile, e si superano i primi 1100 metri di dislivello. Qui inizia il tratto con bici a spalla e a spinta che con 600 metri di dislivello ci porta in vetta al Monte Pizzo Deta. Panorama sulla valle Roveto, il bellissimo prato di Campoli, in lontananza, Velino, Gran Sasso e Maiella. Si parte in discesa con un primo tratto sul sentiero di salita: rocce, ripidoni e forti pendenze, decidiamo di continuare sulla diretta per prato di Campoli, la prima parte molto bella, poi un freeride sulla sinistra, molto impervio per recuperare il crinale, intercettando il sentiero ufficiale Cai 618 in direzione Vado la Rocca.
Appena entrati nel bosco il sentiero non è ben evidente, indispensabile il gps. Un saliscendi nel sottobosco non ciclabile per numerose rocce dove la bici viene alzata diverse volte, e si raggiugnge Vado la Rocca proprio davanti al cippo pontificio. Lo superiamo seguendo segni biancorossi pedalando diversi tratti e recuperando circa 150 metri di dislivello. Raggiunto un passaggio sotto Monte Serra Comune, il sentiero prosegue con un lungo saliscendi, molto bello e con diversi segmenti tecnici in discesa, tornanti su terra e rockgarden impegnativi, fino alla strada che proviene dal rifugio Trombetta. La risaliamo a sinistra fino a Monna Rosa dirigendoci verso il Ravone, dove inizia una entusiasmante discesa, il nostro Fra Michele trail.
Discesa in prima parte tecnica e rocciosa, raggiunto il bosco di pini il sentiero diviene più flow e ricco di tornanti .Prima di uscire dal bosco, Qualche metro prima di un tornante sulla destra ci inseriamo sul sentiero Cai a sinistra (segnalato con un ometto in pietra) che in falsopiano ci farà passare proprio davanti alla grotta di Fra Michele. Si continua sul sentiero che prima aggira leggermente la montagna, e poi si tuffa nel bosco veloce e pulito, con tornanti da nosepress. Sentiero inaspettato per la bellezza naturalistica e per qualche passaggio tecnico. Più in basso ci ricongiungiamo con il sentiero che proviene dall'eremo di San Leonardo, deviando a sinistra, velocemente e quasi completamente pedalato ci porterà al sentiero 624 del Vallone delle Grotte, poco più sotto delle famose grotte del Brigante Chiavone. Parte tecnica su rocce fisse e smosse, fino a raggiungere il famoso Cavatappi. Si continua con passaggi tecnici su rocce fin sotto la pineta di Sant'Angelo. Il sentiero scorre poi veloce e panoramico, a tratti esposto, mai banale fin dietro il convento dei Passionisti a Sora.
Solo per amanti del genere.
Scala difficoltà sentieri MTB