Monte Tigaldine
Questa stupenda ciclo alpinistica Valsabbina l'ho proposta già in due versioni relative i due versanti, questa è la versione sprint che ha 700 metri di dislivello in meno ma trattiene tutta la parte succosa della gita.
Parcheggiamo l'auto a dirimpetto della sede del comune di pertica Bassa a Forno D'ono e sulla Sp110 raggiungiamo la soprastante frazione di Avenone. All'inizio della frazione, subito dopo la bellissima fontana circolare giriamo a destra su ripida forestale che al primo tratto asfaltato seguiranno segmenti cementati e sterrati fino al bellissimo alpeggio dei Pian del Bene. Procediamo in saliscendi sulla medesima forestale fino alla malga Campo di Nasso.
Ora passando a sinistra della malga in pieno alpeggio andiamo ad intercettare il sentiero 393 che scende dal monte Ario e che in breve ci condurrà al passo Falcone e all'alpeggio del Pezzeda. Risaliamo prima pedalando poi spingendo ed in fine con bici a spalla il versante ovest del Monte Pezzeda, la prima cima di giornata. Panorama stupendo sugli alpeggi appena oltrepassati, sulla Corna Blacca e tutto il comprensorio del Maniva un poco deturpato da un mostruoso impianto di risalita ormai dismesso da almeno 25 anni. Ora si affronta in discesa il crinale erboso che raccorda il Monte Frondine al Monte Pezzeda con divertimento a 1000.
Raggiunto il passo del Frondine come contropartita abbiamo ora il segmento in salita più fastidioso, 100 metri di dislivello con bici in spalla in una foresta di pino mugo dove si somma al pendio l'intralcio che le piante oppongono alla bici sulle spalle, per fortuna il tutto dura poco e siamo in vetta al Frondine. Bellissimo il colpo d'occhio e l'ambiente rupestre che ci circonda.
Ci prepariamo ora a raggiungere il Tigaldine attraverso un meraviglioso tratto che comprende due brevi risalite, due brevi discese e un bel traverso molto, molto scenico da assaporare con calma. Colpo d'occhio maestoso, si possono scorgere, se la giornata è limpida le quatto frazioni che compongono il comune di Pertica Bassa. Ora discendiamo da Tigaldine verso malga Frondine, non ci sono sentieri ma un ripido e invitante prato da affrontare con la massima attenzione, non ci si ferma facilmente su quell'erba ma a nostro vantaggio il fondo è abbastanza regolare e questo semplifica di molto la discesa, anzi la rende divertentissssima! Si entra nel bosco di faggi poi si prende il sentiero delle Gere (ghiaia) che taglia quasi completamente la sud del Tigaldine, il versante più arrabbiato per confluire nel sentiero della Cagna che termina al torrente Glera.
Qui termina la parte selvaggia e anche il mio filmato ma non la gita. Ci attendono ora circa 150 metri di dislivello per risalire alla malga Val Sorda (percorriamo per un breve tratto la forestale già percorsa) e dalla malga giù, verso l'Arca dei Penser, sentiero delle sculture, Avenone e da Avenone la vecchia mulattiera fino a Forno D'ono e all'auto con tanto, tanto divertimento.
Scala difficoltà sentieri MTB