Periplo del Prana e vetta Piglione sud
Orfano di compagni decido per un giro non lontano da casa su zone che conosco bene,rinunciando a velleità esplorative. La scelta casca su un bel giro collaudato da Luca poche settimane fa, dove ho già in mente di apportare qualche lieve modifica. So già che ci sarà da penare già dalla prima salita che conosco fin troppo bene e dalla quale sono stato battezzato anni orsono dai miei passati compagni di Apuane Extreme. Dallo stadio di Camaiore evitando strade trafficate e tramite un simpatico sentierino recupero la strada che conduce all'abitato di Metato.
Dal piccolo paese parte un irta cementata di 2 km circa che conduce all'Alpe di Cima che ho già pedalato per intero più di una volta, ma oggi anche in considerazione del lungo giro che mi aspetta decido di non ostinarmi nel farla tutta. Contrariamente a quanto detto riesco a pedalare quasi tutta la salita scendendo solo per un centinaio di metri, e giunto in cima proseguo sul bel traverso sotto il monte Prana praticamente tutto pedalabile fino alla Focetta di San Vincenzo.
Da qui inizio una discesa che transitando dalla Baita Barsi conduce all'abitato di Ritrogoli, da dove proseguo in falso piano fino alle case di Rinchiani svoltando a destra per la strada/sentiero che termina alla Parte, dalla quale parte la via normale per la vetta del monte Piglione, dove occorre nella parte bassa caricarsi la bici sulle spalle, mentre giunti in quota si può riprendere al pedalare prestando attenzione alle rocce affioranti spesso nascoste tra il paleo lungo il sentiero. Giunto alle sella tra le vette nord e sud, proseguo verso quest'ultima pedalando sul crinale e raggiungendo la Croce posta sulla cima. Indossate le protezioni mi aspetta una bella discesa quasi continua fino a Convalle, che unisce appunto il sentiero di Cresta a quello dell'Indiano.
Purtroppo nella parte bassa è cresciuta una folta vegetazione di felci che mi ipedisce di vedere il bivio dove avrei dovuto svoltare, ritrovandomi invece sul Cai 103 proveniente da Groppa. Nonostante l'avvertimento del fuori traccia decido di proseguire avanti, avendo già ripianificato mentalmente l'itinerario tramite un sentiero che si riallaccia poco più in basso del bivio saltato. Anche questo sentiero è letteralmente un bosco di felci, ma oramai è troppo tardi per fare dietro front, quindi tra non poche imprecazioni proseguo fino a che finalmente non ritrovo la traccia originale.
Giunto sulla strada, visto il non simpatico fuori programma rifiato un pochino prima di affrontare la seconda parte della discesa fino a Convalle. Il sentiero non è pulitissimo ma sinceramente mi aspettavo di peggio, con due grossi alberi caduti ma fortunatamente facilmente oltrepassabili da sotto. Giunto al piccolo paese affronto la caratteristica scalinata per poi proseguire tra le strette viuzze ritrovandomi sulla strada che sale verso Passo Lucese. Raggiunto quest'ultimo, proseguo in discesa su comodo asfalto fin a Gombitelli, e subito dopo con un ultimo sforzo raggiungo l'inizio della discesa del Colle che termina a Nocchi.
Scala difficoltà sentieri MTB