Passo Del Cancellino, Segavecchia, Monte Grande, Fiammineda
Per la prima in Appennino decidiamo di battezzare il 2024 con un itinerario tra quelli che ritengo più belli e vari che si possono trovare nella zona del Corno alle Scale. Di buon ora parcheggiamo l'auto a Pianaccio, Piccolo borgo poco lontano da Lizzano in Belvedere (Bo), famoso per essere il paese natale di Enzo Biagi. Saliamo in bici e ci dirigiamo verso il rifugio Segavecchia, da dove inizierà la prima lunga salita che ci condurrà al Passo del Lupo. Giunti a quest'ultimo abbondoniamo la forestale a favore del Sentiero Cai 111, ed incrociato il Cai 205 continuiamo in direzione del rifugio Portafranca.
Senza fermarci continuiamo sempre sul medesimo sentiero fino a raggiungere la Fonte dell'Uccelliera dove proseguiamo sullo 00 in un bel traverso ai piedi del monte Gennaio fino al Passo del Cancellino, dove termina la prima salita della giornata. Sostiamo giusto il tempo di sgranocchiare qualcosa e vestirci per la discesa che ci porterà nuovamente al rifugio Segavecchia sul Cai 121. Il sentiero è semplicemente fantastico, molto vario, piuttosto veloce nella parte alta e molto tecnico sul finale. Adesso ci tocca la seconda e più dura salita della giornata, inizialmente piuttosto ripida, poi mano a mano che si sale addolcisce un po' pur mantenendo sempre una buona pendenza. Arrivati alla Sboccata dei Bagnadori, anziché aggirare Monte Grande, decidiamo di attraversarlo salendo in vetta.
La salita è molto agevole, pedalabile in parte e sicuramente fattibile quasi totalmente con e-bike, tranne il tratto finale molto ripido ma corto che conduce alla cima contraddistista da una grossa pietra dove una scritta sbiadita indica il nome e la quota. Il panorama è molto bello, di fronte a noi spiccano la cima del Corno alle Scale (Punta Giorgina) e la Nuda, conquistata qualche anno fa con non poca fatica. Ci apprestiamo all'incognita della discesa sperando che sia ciclabile o almeno una buona parte.
La partenza lascia pensare che sia così, ma dopo un prima parte veramente godibile dobbiamo subito ricrederci dovendo superare un salto di roccia da fare a piedi. Fortunatamente si tratta solamente di un breve tratto, la restante discesa è nuovamente fattibile tutta in sella fino alla Bocca delle Tese dove imboccato il sentiero Cai 151 continuiamo un entusiasmante discesa fino a Pianaccio transitando dal paese abbandonato di Fiemmineda.
Scala difficoltà sentieri MTB