Cima Spessa
Si parte da Ponte Caffaro, dalla sponda bresciana del fiume Chiese ma il tutto si svolge in Trentino, nel lembo più sud/occidentale della regione. Attraversato il ponte sul fiume Chiese ci immergiamo nel fantastico Biotopo del lago d'Idro, ricchissimo di biodiversità vegetali e animali. Lo percorriamo per circa 2 km fino ad incrociare la SP69 che sale a Bondone. Pedaliamo sotto il bastione roccioso che fa da basamento al magnifico Castel San Giovanni e su fino al medioevale borgo di Bondone e poi, senza lesinare fatica ancora su per 6,5 km fino all'Alpe di Storo.
Ora la ripida ma pedalabile salita fa un considerevole balzo in avanti e si impenna, per i prossimi 300 metri di dislivello non si pedala, si arranca su micidiali pendii fino alla meravigliosa e panoramica vetta dove il corollario è semplicemente estasiante. Si discende e la musica varia di poco, i primi 200 metri di dislivello non sono ciclabili (io dico per nessun umano) poi la musica cambia nuovamente ma questa volta in positivo e il sentiero che dall'alpe di Storo scende a Nar è semplicemente bellissimo, flow privo di difficoltà dove la bici può correre giocosa.
Da Nar fra le varie possibilità scelgo il sentiero 444 della scaletta già percorso più volte ma un poco dimenticato. Più tecnico del primo tratto con alcuni passaggi esposti e la scaletta (gradoni rocciosi) è da percorrere con bici al fianco ma si tratta cosa di poco conto, non inficia assolutamente il gran divertimento che regala l'interezza del sentiero.
Considerazioni ultime.
La gita a mio avviso è veramente bella, il passaggio con bici in vetta volendo lo si può evitare (o fare senza bici), in quanto su 300 metri si rimane in sella per circa 100 metri e la salita, oltre ai pini mugo fastidiosi, è ripidissima. Al fine su 1500 metri di dislivello si percorrono in bici con divertimento 1200 metri, questo è quanto.
Scala difficoltà sentieri MTB