Cima Tombea e Cima Gusaur da Molino di Bollone
Salita con pochissimo asfalto (solo nel primissimo tratto). Ambiente da Favola con tutti gli ingredienti: verde, cascatelle, torrente, borghi pittoreschi, faggi secolari, panorama vario e mozzafiato, postazioni della grande guerra. Discesa quasi tutta su sentieri bellissimi e divertenti, tecnici ma non troppo. Consigliata un full AM-Enduro. Partenza da Molino di Bollone.
SALITA
All'incrocio Bollone-Capovalle-Magasa, prendiamo su asfalto la direzione Magasa, Cima Rest, Turano. Ad un bivio con monumento svoltiamo a sinistra per Turano, Armo. Al successivo bivio giriamo a destra per Armo e dopo 3 Km raggiungiamo il piccolo pittoresco borgo. Lo attraversiamo passando sotto ad un volto (fontana) imboccando una stradina a fondo naturale che percorre una bellissima valletta con cascatelle e torrente. Arriviamo a Ponte Franato, passiamo sotto e poi senza attraversarlo seguiamo per De Nai. Passando da alcuni antichi e caratteristici fienili pannoni superiamo le località De Nai e Vott. la strada si fa più ripida e cementata fino ad un bivio in località Pilaster m. 1300 (cartello). Teniamo la sinistra e continuiamo a salire in direzione Tombea. Risaliamo la strada mlitare del Tombea tra faggi secolari e, nella parte alta, con panorami sublimi. Giungiamo a Bocca Cablone m. 1755, teniamo la destra e proseguiamo ancora in salita, ora meno ripida, fino a Malga Tombea. A sinistra imbocchiamo il sentiero che in 15 minuti "a spinta" porta sulla cima, m. 1950, dove è presente una costruzione circolare con indicazioni panoramiche. Da qui si può ammirare un panorama straordinario, dal lago di Garda all' Adamello-Presanella, dal Monte Rosa alle Dolomiti di Brenta.
DISCESA
Comincia il divertimento. Ripercorriamo il bel sentiero fino alla malga, quindi svoltiamo a sinistra. Poco più avanti ad un bivio svoltiamo a destra (dritti si salirebbe verso il Caplone). Inizia il bellissimo sentiero 66, tecnico, tutto fattibile in bici che termina su una strada sterrata-cementata nei pressi di Malga Casina m 1266. Seguiamo la cementata (segnavia 69), prima in discesa, poi brevemente in salita fino a Cima Rest, m 1200. All'incrocio con la strada asfaltata, giriamo a destra e subito, nei pressi della chiesetta, a sinistra. Qui togliamo le protezioni, tornando in modalità salita e percorriamo una stradina sterrata raggiungendo il bel Rifugio Malga Corva, m 1270, che vale una sosta.
Dal rifugio riprendiamo a salire tra splendidi faggi secolari, lungo il sentiero 63, seguendo un stradina forestale. Dopo un breve tratto in discesa, nel punto in cui la stradina svolta leggermente a sinistra, teniamo la destra, imboccando il largo sentiero che prosegue dritto (tratto a spinta). Giungiamo così ad una selletta, lambendo la Cima Gusaur, m 1420. Ritorniamo in modalità discesa, affrontando il sorprendente e divertentissimo sentiero 63 che percorre una bella dorsale fino a Bocca alla Croce m 1153 (attenzione ad a qualche passaggio impegnativo). Nei pressi dei cartelli svoltiamo a sinistra, scendendo sempre lungo il 63 (il cartello indica 54). Superati un paio di tornanti proseguiamo dritti, ignorando un sentiero a destra non segnato. Dopo un piacevole mezzacosta, ad un evidente bivio abbandoniamo il 63, svoltando decisamente a destra scendendo ripidamente lungo il 54. E' un bellissimo sentiero tecnico anche questo divertentissimo che termina in mezzo ad un prato tra due vecchie cascine. Scendiamo tenendo alla nostra sinistra le cascine, raggiungendo la stradina a fondo naturale che scende a Droane. Al paletto con cartelli, ignoriamo l'indicazione col 54 che indica Dos di Sass Molino di Bollone (provato è una ravanata e non ne vale la pena) e seguiamo la stradina in discesa raggiungendo Droane. Continuiamo a scendere, ad un primo bivio svoltiamo a destra e presso un tornante sinistrorso, imbocchiamo, svoltando decisamente a destra, un bel sentiero sempre in discesa. Più avanti giungiamo ad un altro bivio, tenendo la sinistra, in discesa, raggiungeremmo in breve il fondo della Valle Droanello, la strada sterrata prima e la strada asfaltata del lago di Valvestino dopo. Tenendo invece la destra, in salita, continuiamo per il bellissimo sentiero che ci riporterà direttamente a Molino di Bollone. Il sentiero è piuttosto lungo e ci obbliga a compiere diversi su e giù a mezza costa ma ne vale decisamente la pena la pena. Degno di nota, un punto panoramico con vista mozzafiato sul lago di Valvestino.
Itinerario inserito originariamente da Giannig qui.
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