Limone sul Garda, Bocca Larici, Passo Nota, CAI 106, 102 e 123 Val Pura

Anello di grande pregio, con spunti di interesse storico e paesaggistico. Discese dalle difficoltà tecniche elevate, con gradoni di roccia, fondo smosso e tratti esposti.

Partenza da Limone sul #garda, dal parcheggio Lungolago (in inverno la sosta è gratuita, ieri abbiamo speso 13 euro per 8 ore circa). Si attraversa il bel borgo, molto caratteristico, e si seguono le indicazioni per la ciclopedonale sospesa sul lago. Ne percorriamo circa un chilometro e mezzo e torniamo indietro per imboccare la statale in direzione di Riva del Garda (raccomandati indumenti visibili al buio e luci per percorrere le gallerie). Giunti all'antico porto del Ponale, abbandoniamo l'asfalto e iniziamo a salire - bici in spalla - il sentiero del Trota per circa 200 metri di dislivello, fino ad intercettare la Ponale. Percorriamo quest'ultima in direzione di Pregasina, colorato dai numerosi alberi da frutto in piena fioritura, facciamo rifornimento di acqua alla fonte in paese e proseguiamo seguendo le indicazioni per Bocca Larici. Ha inizio ora forse la parte più impegnativa della salita, con rampe cementate che sfiorano il 20% di pendenza, seguite poi da un lungo tratto sterrato meno pendente fino al bivio per Cima Larici (dato il cielo grigio e la foschia presente in basso, abbiamo deciso di evitare di raggiungere Cima Larici, risparmiando un po' di tempo prezioso in vista della pioggia pomeridiana).

Si prosegue, sempre in salita, in direzione di Malga Palaer e si continua seguendo le indicazioni dedicate alla MTB per il Passo Rocchetta. Il sentiero per il citato Passo, ovviamente in salita, è completamente ciclabile a patto di avere buona gamba e buoni polmoni. Giunti al Passo Rocchetta si potrebbe godere di un altro scorcio sul sottostante Lago di Garda e le circostanti vette imbiancate dalle ultime nevicate, ma, come già detto, lo scirocco di questi giorni ci ha regalato un'aria ricca di umidità e sabbia, con il risultato di rendere vano ogni sforzo fatto per scattare una foto decente. Proseguiamo ora, in un continuo saliscendi, toccando il Passo Guil, la Bocca dei Fortini, il Passo Bestana e, infine, il Passo Nota a 1208 metri di altezza. Sosta all'omonimo Rifugio degli Alpini (per chi lo volesse, poco più in alto è presente anche un museo militare a cielo aperto), con il gestore sempre pronto a dare utili informazioni sullo stato dei sentieri che tornano a valle. Noi optiamo per la combinazione data dai sentieri CAI 106 (privo di difficoltà), breve tratto di bici a spalla per raggiungere la sella posta tra la Corna Vecchia e il Corno Nero, CAI 102 (oltre le nostre capacità, ne abbiamo fatto tanto a piedi) e infine per il bel CAI 123 in Val Pura. Si giunge infine a monte di Limone, con la possibilità di attraversare l'intero abitato in discesa, caratterizzato da meravigliosi oliveti vista lago.

Alle quote minori il contesto è quello tipico mediterraneo, mentre in quota troviamo un bell'ambiente prealpino, ricco di conifere, faggi e radure.