Capriasca e Malcantone
Giro spettacolare che parte da Lugano e tocca due zone piene di bei sentieri. Si fa anche con una XC o una trail con poca escursione. Partenza da Breganzona (possibilità di parcheggiare gratis durante il weekend direttamente dove inizia la traccia o presso le scuole elementari) e inizio tranquillo su stradine secondarie e sulla ciclabile che porta a Tesserete percorrendo il vecchio tragitto della ferrovia. Da Tesserete si scende verso Origlio su sentiero veloce e sassoso. Si passa vicino all'omonimo laghetto e si sale verso San Zeno su comoda sterrata che diventa ripida solo sotto la chiesa. Vista sulla valle del Vedeggio che merita una pausa.
Da qui inizia un sentiero su e giù, molto flow con tanti rilanci, prima di diventare più impegnativo verso la fine. Breve tratto su sterrata e poi di nuovo su sentiero, veloce e divertente, che ci porta sulla cantonale. L'attraversiamo, passiamo sotto la ferrovia usando la stazione di Taverne e ci dirigiamo su stradine secondarie verso Torricella. Qui inizia la parte più dura del giro, ovvero la salita fino ai Monti di Torricella. Una stradina asfaltata ripida ma immersa in un bel bosco di castagni, fresco d'estate. È percorribile in bici solo in salita, anche perché sarebbe un sacrilegio scendere su asfalto con tutti i sentieri disponibili.
Si passano i Monti di Torricella (se si è stanchi prendere per Arosio seguendo questa traccia, che si congiunge a questa ad Arosio) e si prosegue in salita, ora meno ripida, fino ad arrivare all'Alpe di Torricella.
Da qui si imbocca un sentiero tutto pedalabile in sella, tranne un punto nel tornante finale, che ci porta a La Bassa, da dove inizia la discesa. Il Monte Ferraro, sulle cui pendici occidentali scenderemo, è andato a fuoco a febbraio 2024, ma per fortuna il sentiero non ha subito danni degni di nota a parte un albero e qualche ramo che verranno tolti in primavera.
Attenzione d'inverno perché le foglie di faggio della prima parte sono molto scivolose quando secche, il resto al momento (febbraio 2024) è pulito come un biliardo. Il trail è impegnativo in alcuni punti, ma con un po' di confidenza si fa tutto.
Una volta sbucati sulla sterrata la si percorre per un centinaio di metri e si prende a destra un sentiero da capre sporco e stretto (se non lo volete fare proseguite sulla sterrata che poi diventa asfalto, si congiunge alla traccia ad Arosio). Niente di difficile, ma è lento e attenti ai rami e a qualche pezzo franato.
Ad Arosio saliamo verso il grotto Sgambada e continuiamo verso i sentieri dei Black Deer Project. Prendiamo il più flow, The Joyful Squirrel, perché è quello che ci conduce verso Cademario. Veloce, con qualche salto e sponda, una vera libidine anche con una XC.
Sbuchiamo sul sentiero ufficiale Cademario-Arosio, prendiamo a destra e raggiungiamo Cademario (in alternativa, per una discesa più bella ma più tecnica e non propriammente XC, tornare al grotto Sgambada e seguire questa traccia fino a Gravesano). Da qui continuiamo in cresta, prima su sterrata e poi su un bel sentiero che ci porta fin sotto il Monte Santa Maria. Si prende una carrareccia che non è niente di speciale, sbuchiamo a Cimo, seguiamo l'asfalto e poi un sentiero che passa fra le case (andare piano!). Si prende poi la discesa dei Righetti, prima su sterrata e dopo su sentiero non segnalato: state molto attenti alla traccia GPS altrimenti mancate il bivio a sinistra, in discesa. Questo sentiero, dopo un cancello, è stato pulito ed è corto ma bello. Si sbuca vicino ad Agno, dove d'estate il lago invita ad un bagno (fa anche rima), per poi risalire a Breganzona prima su ciclabile e poi su stradine secondarie.
Scala difficoltà sentieri MTB