Alpe Previano e Passo del Ranghetto via Alpe Cignerra
Autunno inoltrato, colori da tavolozza, giornata splendida e paesaggi da urlo! Da Varallo salgo fino all'Alpe Previano passando da Morondo. Anche questa volta mi perdo fra le felci: per raggiungere la strada che porta ai Due Faggi basterebbe scendere appena sotto la casa e seguire il piccolo canale che scorre in piano, e poi lanciarsi nella breve salita che arriva ai confini del bosco (incredibile ma pedalabile con eMTB).
Da lì proseguo prima in piano e poi con una discesola fino ai Due Faggi: imponenti, i padroni del bosco! Con una inversione a gomito prendo la strada che immaginavo fosse un sentiero, e invece è una bella carrabile in piano che porta all'Alpe Soliva: intravedo fra i rami il primo casone illuminato dal sole e poco dopo sono fra le baite. L'alpeggio si trova esattamente sotto all'Alpe Sacchi e il paesaggio sul Lago d'Orta dietro alla sinuosa fila di piante dorate è lo stesso. Mi fermo a fotografare una antica Madonna affrescata su un muro prossimo a crollare, almeno ne rimarrà una testimonianza - e mi fermo ancora, all'uscita da quello che sembra un micro-paesino, per un ultimo scatto in controluce.
Poco dopo mi ricongiungo con la strada dell'Alpe Sacchi e scendendo oltre il bivio che porta al "Fò dl'Umbrela" (ci sono stato da poco e tiro diritto, ma vale la pena dargli un'occhiata), volto a sinistra per scoprire poco dopo un'altra perla dei boschi: l'Alpe Cignerra sembra un plastico, con le casette ordinate nel mezzo di un prato ancora verdissimo, in contrasto con il giallo vivo delle foglie illuminato dal sole radente. Bellissimo!
Subito dopo la cappella della Madonna di Cignerra la strada diventa un sentiero infimo: ripido, sassoso e pieno di radici. Esattamente come lo immaginavo vedendolo sulla mappa del GPS, quindi nessuna sorpresa. Qualche biker impazzito si lancerebbe comunque saltando come un cervo, ma io preferisco percorrerlo a piedi, visti i risultati dell'ultima caduta, e poi sono poche centinaia di metri. Se mi ricapita percorrerò quello che scende a destra: mi sembra meno cattivo.
In fondo al sentiero, vicino al torrente, un gruppo di costruzioni in rovina e coperte di muschio creano un'atmosfera alla Harry Potter; un piccolo ponte sovrasta una pozza dove una moltitudine di minuscoli pesci nuotano fra i riflessi; appena oltre, il sentiero risale per congiungersi con la strada che porta all'Alpe Camasca dopo una lunga salita di tornanti.
I lavori per la strada stanno proseguendo: il fondo è stato "rullato" e in corrispondenza dei ruscelli sono state posizionate grosse lastre di pietra che faranno da guado.
Prima di partire pensavo a questo tratto con un po' di preoccupazione - lo percorro per la prima volta in salita - ma devo dire che il mio Bosch regolato su Trail non mi ha deluso, e senza troppa fatica mi ritrovo alla Capella Alpina della Camasca. Una breve sosta per un rinfresco e via! Ancora imaginavo la salita fino al Ranghetto più lunga e faticosa, ma in realtà è stata una passeggiata.
Sono relativamente nuovo al mondo ebike, e memore delle sfacchinate del passato mi stupisco ad ogni salita. Prima della lunga discesa fino a Varallo, passando per Camasco, indosso tutto quello che posso, e faccio bene: se al Ranghetto il sole risplende ancora tiepido nonostante i 1280 metri di quota, il veloce discesone è quasi completamente all'ombra e quando arrivo a casa mi tuffo nel mio bagno-sauna a 42*C senza pensarci due volte.
Bel giro, bella giornata e anche un paio di percorsi nuovi che mi hanno entusiasmato per i loro paesaggi, quindi non posso pretendere di più.
Nell'elenco delle mie uscite oggi ho aggiunto una colonna per la valutazione, e quella di oggi ha meritato 5 stelle! La rifarò sicuramente, magari con il primo verde della primavera.
Salendo oltre Camasco: Loc. Chiesa delle Pecore
Veduta del Passo del Ranghetto che percorrerò al ritorno. A sinistra il Monte Camossaro e sullo sfondo il Monte Capio
Alpe Previano. A destra il Mottarone
Veduta sul Lago d'Orta dall'Alpe Previano
Località due Faggi
Panorama dall'Alpe Soliva
Alpe Soliva
Alpe Cignerra
Poco oltre la Cappella della Madonna di Cignerra inizia la discesa sulle radici
Ruderi coperti di muschio prima della lunga salita all'Alpe Camasca
La "superstrada" per l'Alpe Camasca
Le prime case della "Camasca"
La Cappella degli Alpini all'entrata dell'Alpe Camasca
Panorama sul percorso di rientro dalla strada per il Ranghetto
Passo del Ranghetto. Fine dei giochi: si scende a Varallo...
...in un tunnel di colori
Scala difficoltà sentieri MTB