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PERCORSO RIELABORATO! ACCESSIBILE ANCHE A PRINCIPIANTI CON UN MINIMO DI ALLENAMENTO, HAND BIKE, TANDEM E GRAVEL BIKE*

Il percorso comincia dalla Chiesa di Monghidoro. Da qui ci si immette nella via principale del paese e la si percorre fino ad incrociare la S.S. 65. Si svolta a destra, procedendo in direzione sud per qualche centinaio di metri, per poi svoltare a destra in Via del Mercato e, dopo qualche decina di metri, subito dopo a sinistra in via della Pieve. Percorsa la curva, bisogna immettersi a sinistra in Via Caduti di Roncastaldo e poi proseguire per qualche centinaio di metri fino ad individuare, sulla destra, in prossimità di un traliccio, l'imbocco di un corto, ma divertente sentierino che esce più avanti in Via Pian dei Grilli. Si continua verso sud per Via Fornace e poi per Via Cà del Costa, fino a raggiungere la strada che dalla S.S. 65 porta al Lago di Castel dell'Alpi. Si prende a destra e si procede per un km circa fino a raggiungere Piamaggio.

In prossimità della piazzetta principale si svolta a sinistra in via Cà di Giovannone e si pedala attraverso i prati, splendidi in primavera per le fioriture. Dopo aver attraversato le case di Fontana Buona ed il simpatico "Ponte sul Fiume Kway" si arriva a Cà de Brescandoli e si prende a sinistra Via Tre Fontane che ci porterà a Cà di Guglielmo e da qui all'inizio di un bel tratto, prima su sterrato, poi su sentiero, che si snoda attraverso il bosco e che ci permetterà di arrivare in prossimità di Campo di Roma.

Qui si svolta a destra e si rientra sull'asfalto in prossimità della località Trappola. Prendiamo a sinistra e superando Cà di Pallerino e Tre Pesci arriviamo al ponte che attraversa il Lago di Castel dell'Alpi. Giunti sulla sponda opposta, in prossimità di un distributore di carburante ormai in disuso, si svolta a sinistra e si scende verso il lago. Attraversato il ponticello, è consigliata una visita alla "Spada nella Roccia", che si trova un centinaio di metri più sulla destra.

Si procede poi pedalando lungo la sponda destra del lago, all'inizio su asfalto, successivamente sul bel sentiero che lo costeggia. Non mancheranno i punti da cui fare foto. Arrivati al termine del lago, dobbiamo proseguire a destra, in discesa lungo la strada ghiaiata che costeggia le briglie del Savena e che consente di arrivare a "La Porta delle Sindoni", una delle varie opere che costellano il Bom Art Trail. Facendo attenzione alle due catene messe di traverso per impedire l'accesso alle auto (le handbike potranno passare sotto, e le bici scavalcare) si continua a scendere fino al Mulino del Mandrullo. Si sale quindi alla strada di fondovalle in prossimità di un tornante e si procede a questo punto a sinistra, verso nord.

Ci si mantiene sulla strada principale fino a raggiungere il bivio per Monghidoro. Si svolta a destra e si sale fino ad arrivare in prossimità del bivio per Fradusto. Prima di una villetta si entra a destra in una stradella erbosa e si prosegue in costa attraverso i campi incontrando le località Valzole e Frassincò. Il percorso, molto panoramico, arriva infine in Via Cà del Barba. Si torna a salire su stretto asfalto fino a raggiungere nuovamente la strada per Monghidoro. Si prende a destra fino ad incrociare, sulla sinistra, Via Vaiole. Si scende fino a raggiungere l'omonima località (rallentare tra le abitazioni!). La si attraversa e ci si immette in un'altra bella stradella sterrata che passa attraverso campi e boschetti fino ad arrivare a Cà di Dino, in prossimità di un tornante. Si scende fino all'incrocio con Via Lognola dove si svolta a destra e si pedala fino all'incrocio con Via Bruscoli. Si gira a destra e si sale fino a trovare, a sinistra, Via Cà de Marchi, la quale ci permette di salire fino a Monghidoro, in prossimità dell'incrocio con la S.S. 65 della Futa. A questo punto si svolta a destra e si seguono le indicazioni che ci permettono di tornare nuovamente nel centro storico del paese.

*: Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche. Sono comunque presenti tratti in discesa su strada sterrata e sentiero con qualche punto dissestato.