Venere Trail
Il giro inizia a Monzuno, nei pressi del Palazzo del Comune. Da qui si pedala verso la piazzetta del paese. Arrivati davanti al Bar Posta si svolta a sinistra e si comincia a salire tra le villette fino ad immettersi nella strada che porta a Monte Venere. Percorse alcune centinaia di metri il panorama comincia ad aprirsi sulla Val di Setta, sulle vette dell'Appennino Tosco-Emiliano e, nelle giornate più terse, fino alle Alpi.
Raggiunto il bivio per Trappola, si svolta a destra e si percorre tranquillo asfalto fino ad incrociare la Strada Freddolina. Qui si gira a sinistra e si sale in cima a Monte Venere grazie ad una comoda strada ghiaiata. Sul pianoro sommitale si può osservare il caratteristico Oratorio e, volendo, si può arrivare velocemente alla Croce di vetta grazie ad una breve divagazione.
Si prosegue poi verso sud su una strada sterrata che inizia tra gli abeti e poi si apre su un vasto panorama prima di raggiungere di nuovo l'asfalto. Si giunge quindi ad un bivio e si prende la stradella che sale a sinistra fino all'Antenna della Telecom. Il nostro percorso da qui ricalcherà, anche se con qualche variante, un tratto della Via degli Dei. Frequente quindi l'incontro con viandanti zaino in spalla con cui condividere la strada. Si scende su un primo breve single track con qualche passaggio un po' tecnico per poi immettersi su una larga strada ghiaiata, che però lasciamo dopo qualche centinaio di metri per prendere un altro sentiero che sale a Monte Poggio. Questo poi riscende sulla medesima ghiaiata, in prossimità di un bello spot panoramico.
Si scende quindi su un'abbastanza evidente traccia tra i prati fino ad intersecare la sterrata proveniente da Monzuno. Si gira a sinistra e si prosegue verso sud, attraversando la caratteristica frazione Le Croci e percorrendo la carrareccia in direzione di Firenze. Dopo l'abitato, incontreremo sulla nostra sinistra un particolare osservatorio. Da qui si continua a salire, raggiungendo il Parco Eolico di Monte Galletto, ed il caratteristico Organo del Vento. La strada prosegue poi in discesa ed arriva alla particolare area picnic di Cà ed Paiarin.
Si prosegue per qualche altro centinaio di metri fino ad arrivare ad un incrocio in prossimità di una panchina. Si gira a sinistra, arrivando alla località Cedrecchia grazie ad un breve single track, con sassi smossi e con qualche gradone. In prossimità della fonte ci si immette sulla larga carrareccia che taglia in costa Monte Galletto e che attraverso un bel bosco arriva alla località Rioli. Si svolta a destra e grazie ad un divertente, ed a tratti impegnativo (attenzione ad un paio di punti esposti), sentiero (CAI 925) si raggiunge la strada in località Nascè.
A questo punto si pedala verso nord per qualche km su gradevole asfalto con bei panorami su Loiano, su Monghidoro e sulla Val di Savena. Si supera Trasasso e si prosegue fino al ponte sul Rio Maore. Qui una breve deviazione a monte porta alla bella Cascatella.
Si prosegue poi scendendo ad un'area di sosta, dove fa bella mostra di sé l'Arpa, una delle tante opere di Land Art che costellano il BOM Art Trail.
Il sentiero continua a scendere con qualche tratto un po' impegnativo e poi si immette nel CAI 921. Si affronta un piccolo guado sul Rio Maore e due importanti strappi in salita fino a raggiungere Cà Zardino. Da qui su sterrata si riguadagna l'asfalto che ci consente di arrivare a Monzuno in breve tempo.
Scala difficoltà sentieri MTB





