Monte San Giorgio
Partenza da Sangano, dopo 500 metri di asfalto si imbocca un sentiero che nel tratto fino a San Valeriano alterna tratti flow, brevi rampe pietrose, bei traversi. Vario il terreno e varia la vegetazione, castagni, cedri, carpini, noccioli, aceri, roveri, tigli; da inizio '900 è stata attuata un'opera di rimboschimento soprattutto con pino nero, marittimo e larice.
Il colletto di San Valeriano a 427 metri è a 5 minuti dalla cappella, 5 km e 150 metri sopra Sangano; la cappella ha origini nel 1600 e prende il nome da un soldato romano martire. Inizia ora un lungo sterrato in mezzo ad un bosco di pino nero che in 4 km si eleva per 400 metri per arrivare al Monte San Giorgio a 837 metri.
La cappella romanica del X secolo è transennata con pericoli di crollo. Con giornata limpida ci sarebbe una visuale a sud dal Monte Argentera fino alla bassa Val Susa e Val d' Aosta con Monciair, Ciarforon e Gran Paradiso. Ridiscendiamo fino al colle della Serva a 726 metri per imboccare il sentiero per il Monte Pietraborga, nel primo tratto con alcune risalite e piccoli tratti rocciosi. L' ampia sterrata fa superare il sentiero di discesa, proseguo fino a le prese di Sangano, luoghi di montagna molto boscosi dove l' economia rurale era incentrata sulla coltivazione, la produzione del carbone e la cura dei castagni. Ritorno all' imbocco per il sentiero dei cinghiali, quasi 2 km di discesa su terreno flow con brevi tratti ripidi e scalinati per ritornare a Sangano.
Particolare del primo tratto di single track
Salita al Monte San Giorgio, ampio sterrato con pendenza media del 10% e fitto bosco di pino nero
Monte San Giorgio
Cappella romanica
Prese di Sangano
Sentiero dei cinghiali
Scala difficoltà sentieri MTB