Dosso dei Morti Monte Corona
Questa superlativa gita di cicloalpinismo prende il via a circa 1,5 km dall'abitato di Roncone (TN) in direzione Val di Bondone (ho messo sul navigatore Ristorante Miramonti) in corrispondenza di una brusca curva a sinistra sulla strada che invece procede diritta per la valle di Bondone (sarà il nostro ritorno) c'è parecchio e comodo spazio per le auto.
Pronti via e si parte in salita su forestale asfaltata che tra alpeggi boschi e radure con qualche micidiale rampa ci conduce fino alla splendida malga Avalina. Abbiamo percorso 8,2 km e un dislivello di 940 metri. Da qui, parafrasando il sommo poeta "lasciate ogni speranza voi che pedalate" perché per i rimanenti 5,4 km e 600 metri di dislivello ( tranne due divertenti discese) la bici la si spinge o la si spalla. Si sale ora con fatica sul Dosso dei Morti prima su comoda sterrata poi piegando a destra la si abbandona per un sentiero marcato sul navigatore ma non sul terreno al punto che per un tratto ho smesso di seguirlo mantenendo come azimut i paletti con vertice bianco rosso del CAI. Questa condizione dura ben poco perché poi il sentiero diventa ben marcato a terra e non ci sono possibilità di equivoci correndo sempre vicino alla cresta e con un solo bivio, quindi avanti anche senza controllare il navigatore.
Non ci resta che percorrere questa infinita cresta godendo i sublimi scorci che ci regala, anche perché al ritorno il nostro focus sarà concentrato sulla conduzione della bici in quanto non mancano segmenti tecnici ma anche facili e per questo veloci quindi solo ora ci è dato godere del panorama. Guardando da lontano questa meravigliosa piramide sembra non disposta a farsi salire con la bici , invece alla prova dei fatti risulta meno impegnativa di quanti ci si aspetti, almeno questa è la sensazione che ne ho ricavato. La sommità è paradisiaca, regala quella sensazione di benessere che non sempre ritrovi neanche ad elevazioni maggiori, la quota non è tutto.
Il ritorno è un vero e proprio spasso, l?infinita cresta si lascia pedalare per il 90-95% ed è divertentissima, il segmento che scende alla malga Stabol Fresco è decisamente selvaggio ma comunque ciclabile. Dallo Stabol Freaco si scende ancora con divertimento su ghiaione mai difficile poi un bellissimo sentiero in un maturo bosco fino al lungo fondovalle prativo che percorso in bici non sembra poi tanto lungo ma da considerare che la bici in quei pratoni viaggia molto, molto veloce.
Raggiungiamo cosi il borgo alpino di Bondone di Sopra e da qui con 1.5 km su forestale asfaltata raggiungiamo velocemente il posto auto. Il monte Corona l'avevo già salito con Stefano passando dallo spettacolare passo del Frate, questo percorso alternativo, passando dal Dosso dei Morti e Corno Vecchio, non ha nulla da invidiare al precedente, mentre la discesa, questa è stata più divertente anche se in entrambi i casi rimane sempre una splendida gita.
Scala difficoltà sentieri MTB