Città Morta, Val di Castel, Bocchetta di Strino
Gran giro prettamente cicloalpinistico, relativamente breve ma impegnativo, in salita si pedala molto poco. Sentieri molto belli, discesa goduriosa, lungo traverso finale molto piacevole, tutto sui pedali. Ambiente alpino selvaggio, molto aperto, di prim'ordine, incantevoli i laghetti di Strino. Splendidi panorami sul Cevedale, Sull'Adamello e sulla Presanella. Notevoli resti della prima guerra mondiale. Volendo, in mezz'ora a piedi dalla Bocchetta di Strino è possibile salire sulla cima del Redival, 2973 metri (1°; F+).
Partiamo dal vecchio e suggestivo ospizio di S. Bartolomeo, 1960 metri, poco sopra il passo del Tonale. Saliamo pedalando al vicino bacino dell'Albiolo, tenendolo alla nostra sinistra saliamo prima a destra e poi dritti su sentiero, pedalando fino poco prima di un bivio a metri 2160. Svoltiamo a destra, spingendo e portando la bici (si pedala solo un tratto brevissimo) raggiungiamo lo spallone, a metri 2570, sottostante la cima Tonale Orientale (raggiungibile in 20 minuti solo a piedi) e sovrastante la caratteristica Città Morta. Dopo aver ammirato i versanti settentrionali della Presanella iniziamo la prima bella discesa con visita ai ruderi dell'antico villaggio militare austriaco.
Lasciato il villaggio facciamo attenzione al bivio, dove svoltiamo a sinistra, segnavia 161, in direzione Val di Castel, Bocchetta di Strino. Scendiamo ancora per poco, poi iniziamo gradualmente a salire (ATTENZIONE ad un tratto MOLTO ESPOSTO, lo stretto sentiero è bello ma non ammette errori). Superato questo tratto continuiamo tranquillamente a salire (anche qua si pedala molto poco). La salita termina in località Val di Castel, metri 2660, al cospetto del Torrione dell'Albiolo. Con bella discesa (breve tratto tecnico impegnativo) raggiungiamo il bivio tra il sentiero 161 e 137 (che seguiremo in discesa), poi in falso piano, in breve raggiungiamo il bivio per il laghetti di Strino che assolutamente meritano una piccola deviazione ed una pausa contemplativa.
Riprendiamo quindi la salita che in una cinquantina di minuti (quasi tutto a spinta ed a spalla) ci porta alla Bocchetta di Strino, 2848 metri, e svoltando a sinistra al dosso sovrastante, 2880 metri. Qui è facile incontrare qualche stambecco. Volendo in mezz'ora circa è possibile raggiungere la cima del Redival, metri 2973 (1°; F+).
Dopo un'adeguata pausa, per riposare ed ammirare lo stupefacente panorama, iniziamo la libidinosa discesa. Dalla sommità, tranne un ventina di metri circa, è tutta fattibile sui pedali. Al bivio dopo i laghi svoltiamo a sinistra, scendendo lungo un bellissimo sentiero a tornanti (qua e là qualche breve tratto troppo scavato lo superiamo stando sui bordi). Dopo un nulla di risalita, a quota 2220 metri, ad un primo bivio svoltiamo a sinistra, continuando ludicamente a scendere fino a quota 2100, dove ad un ulteriore bivio (attenzione a non farsi troppo prendere troppo la mano dal divertimento) svoltiamo a destra (indicazioni per passo del Tonale).
Comincia ora un lungo, bellissimo traverso su sentiero con aghi di pino, praticamente tutto pedalabile (ATTENZIONE ad un tratto ESPOSTO). Tutto scorre bene (solo 4 gradini in salita) fino ad un tornante ed alcuni gradini in discesa (ATTENZIONE al tornante ed agli ultimi gradini molto alti, rischio elevato di ribaltamento) che preannunciano l'arrivo al forte austriaco Zaccarana (merita una pausa). Proseguiamo ancora per un lungo traverso, sempre su bellissimo, ciclabile, rilassante sentiero, fino a sbucare su di una strada bianca che, in breve ci riporta al punto di partenza
18 Km; D+ 1200 m; 6 ore circa.
Scala difficoltà sentieri MTB