Femminamorta
Versione "fast" del classico anello della Femminamorta (1885 metri di quota), sull'Appennino Tosco-Emiliano. Valida alternativa per chi ha poche ore a disposizione e vuole evitare il classico giro "dietro casa". Partendo da Ponte a Gaio, nei pressi del ristorante "Nido dell'Aquila" alle porte della Riserva dell'Orrido di Botri, si risale la strada provinciale della Val Fegana. Trattasi di una strada di montagna poco (a volte per niente) trafficata, asfaltata fino al Rifugio Forestale Casentini, dopodiché diventa una piacevole sterrata dalla pendenza costante e mai eccessiva fino a Foce a Giovo (1674 metri - credo si tratti del passo carrabile più alto dell'Appennino Tosco-Emiliano). Dopo si prende il sentiero in direzione del Passo di Annibale (1798 metri), con tratti pedalabili a tratti in cui bisogna portare la bici a spalla. Dal passo fino in vetta alla Femminamorta è tutto bici a spalla per circa 100 metri di dislivello. Dalla cima, neanche a dirlo, il panorama è di pregio. La vista spazia dalle cime che contornano la Val di Luce (come il Tre Potenze, il Gomito e il lungo crinale del Balzo delle Rose), alle vette del gruppo Giovo/Rondinaio.
La discesa avviene seguendo il crinale della Femminamorta in direzione ovest (prestare attenzione: alcuni tratti esposti e altri ripidi) fino a tornare a Foce a Giovo. Poiché avevo poco tempo, anziché percorrere il sentiero CAI 16 fin dalla Foce (transitando, quindi, anche dal Rifugio Mercatello del CAI Lucca), lo imbocco molto più in basso; per chi ha più tempo a disposizione consiglio di farlo tutto ovviamente. Al termine del sentiero siamo nuovamente a Ponte a Gaio.
Scala difficoltà sentieri MTB