Cima Branca e ponti tibetani
Giro immerso in scenari da favola, un poco faticoso perché si porta la bici a lungo. Si parte dal parcheggio pubblico dei Forni e si sale su comoda sterrata che però prima del rifugio Branca diventa parecchio ripida. Dal rifugio inizia il lungo tragitto quasi esclusivamente con bici a spalla fino alla Cima Branca. Fate attenzione dalla piana delle Rosole poiché il sentiero non è segnalato, c'è solo qualche ometto di sassi ed è facile perdere la traccia, cercate piuttosto di seguire il gps. Dalla piana fino alla cima inoltre il percorso diventa difficile poiché parecchio ripido e su fondo smosso. Giunti in vetta godetevi il panorama che è a dir poco favoloso.
La discesa da questo primo tratto sarà poco fattibile sui pedali, a grandi linee circa il 50%, a meno che non abbiate una tecnica eccezionale. Giunti alla Piana delle Rosole è preferibile andare in freeride, vista anche l'assenza di segnalazione del sentiero, e comunque risulta divertentissimo poiché si rimane ai lati del lago glaciale su terreno misto con sfasciume e pietre fisse a terra. Il tratto successivo sarà tutto in cresta alla morena glaciale, strepitoso.
Giunti ancora al rifugio Branca si procede in direzione dei ponti tibetani (sentiero glacialogico basso), vi è un tratto di circa 5 minuti di bici a spalla su grandi massi, volendo ci si può dirigere verso la parte terminale del ghiacciaio, questo segmento non è stato inserito nel gps, si farà un altro breve tratto di bici a spalla su altri grandi massi e quindi ci si tuffa nel tratto finale, velocissimo e molto flow, vi sono solo un paio di passaggi che possono mettere un poco in difficoltà.
In chiusura, trail impegnativo ma che regala emozioni immense per i panorami in cui si pedala.
Scala difficoltà sentieri MTB