Rifugio Tagliaferri, risalendo dal Belviso
Oggi vi porto in una delle discese e valli piú belle della Bergamasca. Ci troviamo in Val di Scalve, qui il tempo sembra essersi fermato e i paesaggi sono poco invasi dall'essere umano. Stiamo parlando del Tagliaferri, forse quella che è una delle discese piú famose della zona (1200 metri di dislivello per 10km!).
Versione speciale consigliata solo per Emtb quasi completamente pedalabile, mentre quasi per nulla pedalabile da mtb, un'ottima alternativa per chi con la ebike vuole evitare il famoso traverso da 3 ore super-esposto con catene, impraticabile in emtb (disponibile anche variante Demigone, vedi sotto con risparmio di 150m!) Ovviamente non mancano salite esposte e qualche pezzo a spinta. Parliamo di 2300 di dislivello positivo con molte salite tecniche, quindi invito a ponderare bene l'utilizzo della batteria.
Partenza da Ronco, si sale su comoda salita asfalta fino al passo del Vivione. Qui inizia la vera salita che vi porterà al passo del Gatto, primi 70 metri leggermente franati quindi poco pedalabili, poi su sentiero pedalabile, eccetto dei tratti che risultano troppo esposti o dove il sentiero si stringe troppo(1 tratto da 3 metri con catena, ma gestibile).
Dal passo inizia una discesa su sentiero mai troppo stretto e non troppo tecnico, ma attenzione ai punti esposti.
Piccola risalita al passo di Venerocolo, e discesa di 300 metri verso la malga di Campo (verso il lago di Belviso).
Purtroppo i 400 metri successivi sono una piú banale strada per poi diventare una carrale asfaltata.
A quota 1600 ci si prepara per la lunga risalita al Tagliaferri. Si sale su una carrale assassina da 300 metri di dislivello in terra e sassi battuti ben messa ma con pendenze del 25%. Fattibile in emtb ma bella impegnativa. Arrivati alla malga Demigone a quota 1900 la strada spiana e finisce davanti al sentiero che sale al rifugio. La salita è in gran parte pedalabile, e diventa impegnativa ma divertente con qualche passaggio tecnico e qualche roccia da scavalcare a spinta.
Dopo qualche tornantino finale con vista sul lago del Belviso si arriva finalmente al passo di Venano e al rifugio Tagliaferri.
Dopo un bel piatto di pasta e le foto di rito ci si prepara per la mitica discesa. Primi 100 metri circa con passaggi a mano non troppo esposti ma un poco complicati e con catene. Finito l'ultimo mal di testa inizia la vera e propria discesa tutta da godere in ambiente montano non molto esposto con passaggi semplici e meno semplici, tagli tecnici, flow, rock garden e chi piú ne ha piú ne metta, che aumenta man mano di scorrevolezza per finire con un sentiero finale piú veloce con varie rocce e radici. Il sentiero si chiude al punto di partenza, stanchi ma con un enorme sorriso e un bellissimo ricordo!
Acqua in salita da una cascatella prima del passo del Gatto, poi alla malga Demigone e e al rifugio Tagliaferri.
Io e gli amici abbiamo fatto il giro in circa 9 ore, con batteria da 720Wh. Punti ricarica ufficiali non sono presenti (potete chiedere il permesso al passo del Vivione oppure al rifugio Belviso perdendo altri 300 metri, non so se fanno ricaricare).
Variante Demigone
Con questa variante si riduce il giro di 150m di dislivello e si evita la discesa bitumata intermedia. Consigliato in particolare alle mtb per evitare i 300m di rampe assassine, ma obbliga a scendere da uno sfasciume, a voi la scelta. Dal passo del Venerocolo invece di scendere si sale 150 metri verso il Demigone, e si scende verso la relativa malga.
Il sentiero dei Camosci che scende alla malga Demignone presenta parecchi tratti su ghiaione da frana.
Non tutto fattibile nella prima parte poi man mano che si scende va migliorando.
Scala difficoltà sentieri MTB