Cresta della Clessidra e trail della Trotina
La cresta della Clessidra è un Must di zona che racchiude l'essenza di un giro cicloalpinistico a tutto tondo. Dopo la parte puramente avventuriera si può combinare con altre discese in zona, basta solo aver voglia ed energie per pedalare. In questa occasione ho voluto combinare la discesa della Trotina molto lunga, varia e scorrevole. Ma adesso andiamo al dunque.
La partenza avviene poco sotto Il paese di Tereglio presso il vivaio di Trote, così avete già capito de dove prende il nome il trail finale. Risaliamo la strada della Val Fegana, evitate pure il passaggio dal paese dove io sono transitato per raggiungere il mio compagno di avventura che abita lì. Lungo la strada a circa 620 metri di quota un sentiero non segnalato ci porta ad attraversare il torrente Fegana, attenzione perché il ponte è recentemente crollato e non ho notizie che sia stato ripristinato, potete comunque evitare questa variazione continuando sulla strada principale trovando più avanti la deviazione sulla destra che indica Ponte a Gaio dove è possibile rifornirsi di acqua.
Da qui continuiamo la salita verso Montefegatesi, anche qua sul bivio per entrare in paese è presente una fontana, e un'altra si trova in Paese, meritevole di una visita se non ci siete mai stati. Continuando la salita si arriva alla Chiesetta di Sant'Anna dove svoltiamo sulla destra seguendo la strada che conduce a Foce al Lago. Giunti al passo, intraprendiamo la parte di bici a spalla sul Cai 12, transitando sotto la cima boscosa di monte Guesse fino ad arrivare al colle del Gabbro ai piedi del monte Mosca, dove inizia la bella e tosta discesa sul Cai 11 nota come cresta della Clessidra. Molto lunga ed impegnativa è un vero e proprio test che metterà alla prova le vostre capacità. L'inizio è un bellissimo freeride tenendo a vista i paletti di legno che indicano la via di crinale, prima di entrare nel bosco bisogna affrontare diversi tornanti stretti, alcuni molto stretti per poi finire il trail su un tratto più scorrevole ma reso impegnativo dal fondo sconnesso.
Di nuovo a Ponte a Gaio ripercorriamo la stessa salita fatta per arrivare a Montefegatesi ed arrivati per la seconda volta alla chiesetta di Sant'Anna chiudiamo il giro sul sentiero della Trotina che ci porterà direttamente al punto di partenza. Consiglio di effettuare il giro nel periodo autunnale o primaverile (in assenza di neve) per trovare la cresta pulita dal paleo.
Scala difficoltà sentieri MTB