Rifugio Cassana e Passo del Leverone

Avevo fatto solo una volta la terribile salita dalla val Federia al rifugio Cassana, con il proposito di non farla più in vita mia. Sono 600 metri di dislivello costantemente ripidi e con fondo smosso.

Invece eccomi qui, munito di una Ebike. Parto da Livigno ed imbocco la val Federia, per poi lasciarla prendendo la suddetta salita assassina.

Arrivo così bello fresco al brutto rifugio Cassana, chiuso da anni. Vorrei anche vedere chi rimane in sto coso di cemento a dormire invece di scendere a Livigno o in Engadina.

Infatti il sentiero che si inerpica alla sinistra del rifugio porta all'omonimo passo, ed è stato recentemente sistemato nell'ambito della manutenzione del sentiero che scende in Engadina. Arrivo al passo e faccio mente locale alla cartina che avevo fotografato tempo fa all'Alpe Federia.

Ci sono quelle creste che mi attraggono, sembrano completamente ciclabili, con la bici a pile, ed eccomi ad improvvisare un itinerario. Promette bene.

Arrivo ad una casetta, sprangata, da cui vedo il proseguo del sentiero. Si rivelerà essere in parte stretto e molto sdrucciolevole, ma lo passo senza grossi problemi.

Mi si apre davanti un sentiero che ogni biker sogna: in cresta, completamente pedalabile.

Ogni tanto ci sono dei segnavia biancorossi, e io continuo la cavalcata.

Non c'è in giro nessuno, fantastico. Peccato che gli ometti spariscano, visto che il sentiero dovrebbe andare a sinistra verso la val Federia ma non lo trovo. Mi oriento e decido di lanciarmi in un freeride. Vedrete che la mia traccia fa 2 tentativi: ero alla ricerca del sentiero che non c'è. Punto dunque ad una sella: a destra vado in Svizzera, a sinistra in Italia. Per fortuna che anche senza sentiero qui è tutto fattibile in sella. Dopo un bel po' di freeride ritrovo un segnavia sbiadito e seguo delle tracce di sentiero.

Man mano che scendo il sentiero diventa sempre più evidente, incontro anche delle mucche. Variante più semplice qui. Il sentiero in certi punti è pieno di sassi, ma tutto sommato si fa quasi tutto in sella. Vedo la valle in fondo, con la sterrata che porta all'Alpe Federia.

Arrivo alla civiltà e ai merenderos, seguo la strada in discesa per un po' e poi salgo verso la località "I muri", da dove parte un altro sentiero che poco dopo va in bosco di conifere, scende ad altre case e costeggia il torrente. Arrivo così all'asfaltata appena fuori Livigno e concludo il giro.

Giro da fare in Ebike se non volete spingere molto sul tratto in cresta, oltre a smadonnare sulla salita al Cassana.

#livigno