Testa Grigia
Itinerario per amanti del disagio: la salita da Gressoney la Trinitè è totalmente a spalla, però che ambiente e che discesa! Io ho scelto di andare su al pomeriggio e dormire al bivacco Lateltin per godermi tramonto e alba e per prenderla con comodo. Sono partito da Trinitè perchè ero con i ragazzi a piedi ma sarebbe preferibile pedalare da Saint Jean per evitare di dover recuperare l'auto al ritorno. Sono circa 250 metri di dislivello in più.
Start da Trinitè e se parcheggerete fuori paese potrete pedalare fino all' inizio del sentiero, anzi si riescono anche a fare i primi 30 metri dello stesso. Poi bici in spalla e si seguono le indicazioni del sentiero 10 che poi diventerà 10C. La pendenza del pendio è sempre importante, ad un certo punto si deve anche fare un tratto attrezzato con cavo metallico che con l'ingombro della bici non è semplicissimo, consiglio Hook-a-bike o similare.
Dopo un tratto meno ripido, dove ci sono i resti del basamento dell'ex bivacco Cozzi, il sentiero si impenna di nuovo in un oceano di pietre. Alla fine si sbuca sulla cresta tra la Punta Pinter e la Testa Grigia: in 10 minuti si arriva al bivacco, se invece la farete in giornata in circa mezz'ora o poco più sarete in cima. La bici la si può portare fino poco sotto ad un passaggio con catena, la cima è poco sopra e la cengia e successiva ferratina che conduce in vetta non sono ciclabili a meno di essere dei marziani. Panorama TOP su tutto il gruppo del Monte Rosa e Cervino.
La discesa inizia con un tratto tecnico fino ad arrivare al colletto poi più facile su tutto il grande plateau sotto al bivacco. Finito il tratto poco pendente la musica cambia radicalmente: i prossimi 300 metri di dislivello sono veramente tosti ed in alcuni tratti anche pericolosi perchè molto esposti. Qui la ciclabilità si abbassa decisamente in funzione delle capacità e sopratutto della voglia di rischiar la pelle. Qualche fenomeno potrebbe anche farla tutta o quasi. Verso il colle le cose si semplificano. Si prende per Gressoney e passato il primo pezzetto sotto al colle, abbastanza tecnico ma senza pericoli, il sentiero diventa più rilassante fino ai primi alpeggi. Poi torna ad essere il tipico sentiero alpino, tratti più semplici si alternano ad altri più lenti e da guidare, ma sempre tutto fattibile con la giusta tecnica.
Passiamo gli alpeggi di Montil ed arriviamo ad Alpenzù Grande. Gli ultimi 350 metri di dislivello saranno una bella sfida. Sentiero sempre molto difficile ed esigente, farlo tutto in sella sarà una bella sfida. Io ammetto candidamente che i passaggi più difficili ed esposti li ho fatti a piedi. Dalla cima a Gressoney S. Jean sono 1900 metri di dislivello di pura adrenalina mista a fatica.
P.s. per recuperare l'auto a Trinitè potete pedalare visto che l' avrete fatto poco!
Qui il video della salita:
..e qui quello della discesa:
Scala difficoltà sentieri MTB





