Monte Pizza San Gervasio/Protasio
Monte Pizza in terra Bagossa. Il nome sembrerebbe conferirgli un'indole festaiola poco baldante tradendo così la sua vera natura. Se Pizza deve essere è sicuramente molto piccante, una Inferno la definirei.
Si parte da Bagolino dal ponte Di Romanterra (si parcheggia proprio prima dell'imbocco del ponte sulla statale) e si risale la strada della Berga e dopo 1,5 km e 150 metri di dislivello troviamo le indicazioni che ci indirizzano alla Chiesetta ed Eremo di San Gervasio e Protasio, da fare assolutamente per l'atmosfera mistica del luogo, lo scorcio eccezionale su Bagolino e il divertente trail di ritorno (lo stesso della salita) dove non mancano segmenti pepati, io sono sceso più di una volta. Riprendiamo la strada della Berga proprio dove l'avevamo lasciata e la percorriamo fino a quota 980 metri per lasciarla girando a destra su di una forestale sterrata con le indicazioni "Palestra di roccia".
Percorriamo la bellissima forestale con pendenze mai esagerate fino a quota 1180 circa. La pacchia finisce qui, i prossimi 250 metri di dislivello circa che ci dividono dalla vetta sono molto, molto impegnativi, la bike che non scenderà più dalle spalle. Il sentiero si è fatto flebile e molto erto con la vegetazione che ci costringe a continue beghe per sbrogliare le estremità della bici dalle fronde poi, un segmento attrezzato con corde fisse che ci rassicurano e aiutano non poco, e quando queste terminano la sommità la si percepisce ormai vicina. Siamo sulla dorsale che già svela il percorso per il rientro a sinistra e a destra il breve traverso che ci condurrà alla vetta, cosi pensavo, in realtà l'enorme e maestosa croce è posta sull'anticima del Monte Pizza, la cima boschiva è a breve distanza.
Super, super spettacolo, mai visto Bagolino cosi in tutto il suo splendore, dal Pian d'Oneda (lago d'Idro) al Cornone del Blumone senza che lo sguardo minimamente s'interrompa, balcone unico in questo frammento di mondo. È ora di scendere, l'imbocco è ben segnato e si parte speranzosi ma con la consapevolezza che la sommità del Monte Pizza è una piramide e se la salita è stata molto erta la discesa non sarà da meno. Infatti il primo digradare non si fa in sella, non ce n'è per nessuno.
Leggendo la topografia al sentiero di salita quello a sud è stato assegnato il grado di T3 mentre la discesa T5, in verità non ho apprezzato differenze quindi declasso il T5 a T3.
A prescindere da ciò i primi 200 metri di dislivello si fanno solo con bici a fianco e con molta attenzione, (io poi lo ho percorso bagnato) poi, passato il segmento vertical il divertimento è a tutta passando dalla graziosa località Pissidolo e giù fino al ponte Selva, e ancora con un breve raccordo sulla statale fino al ponte Di Romanterra, gioia allo stato puro.
Questa gita è modesta se intesa come dislivello e Km ma assolutamente da non sottovalutare la difficoltà tecnica relativamente i 250 metri della sommità in entrambe le direzioni.
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