Monte Vin Vert

Si parte da Savoulx in Val di Susa, dove comincia la lunga salita di 1500 metri di dislivello. Inizialmente ripida, diventa più dolce quando si raggiunge la strada militare che collega il Forte Foens al Pramand, fino al bivio per il Col Basset/Jafferau a quota 2317 metri, dove ricomincia a salire con decisione fino a raggiungere il Col Basset (2610 metri).

Dal Col Basset si abbandona il largo sterrato diretto allo Jafferau e si imbocca una traccia sul versante ovest del Vin Vert, la cui sommità non sembr essere molto lontana. Non prendete la traccia che sale in direttissima ma bensì quella sulla sinistra che taglia diagonalmente il fianco della montagna.

Il sentierino è per qualche tratto ciclabile, ma si procede comunque agevolmente con la bici al fianco anche nei tratti più ripidi. Dopo pochi minuti si raggiunge infine il Colletto Vin Vert a quota 2690 metri e la cresta nord che va seguita fedelmente fino a raggiungere la vetta del Monte Vin Vert (2713 metri) con un ultimo tratto addirittura pedalabile. I panorami sono spettacolari.

Iniziamo così la discesa. Si ripercorre il tratto di cresta terminale fino al colletto dal quale parte un sentiero ben segnalato che con un lungo e facile traverso raggiunge i sottostanti e ben visibili ruderi dei Baraccamenti Vin Vert a quota 2544 metri. Si continua su sentiero fino alle Caserme del Seguret, vicino all'uscita della Galleria dei Saraceni.

Ora si deve risalire un breve tratto su sterrata fino a raggiungere nei pressi di un tornante l'inizio del sentiero, con una parte flow e divertente. A quota 2068 metri prendiamo il sentiero N21 alla nostra destra (la deviazione non è molto ben segnalata anche perché ci si arriva dopo un tratto molto veloce). Parti scorrevoli si alternano a brevi tratti tecnici. Si arriva alla borgata di Goudissard, in stato di completo abbandono.

Superata la borgata il sentiero continua fino a raggiungere il sito abbandonato delle Cave di Gesso, dove pannelli esplicativi raccontano la storia di questa cava di cui restano i ruderi della stazione della teleferica. Superati alcuni tratti gradonati proseguiamo sino ad incrociare una strada sterrata che ignoriamo per continuare sul sentiero che ora corre a fianco di una bellissima "bisse" di raccolta delle acque, a tratti costruita con tronchi di larice scavato: un'opera grandiosa che purtroppo in alcuni punti versa in cattivo stato di manutenzione. Il sentiero ci conduce direttamente alle porte di Savoulx: una discesa lunga e divertente che ripaga ampiamente delle fatiche patite durante l'ascesa.