Testa del Ferro
Cicloalpinistica di qualità di grande soddisfazione grazie al dislivello contenuto e al poco portage, ma ambienti da favola!
La Valle Strura è una miniera di itinerari di ogni genere, chi non disdegna il portage ha da girare per anni, questo è un giro breve adatto ad una mezza giornata ma che puo' anche servire come spunto per diverse allungatoie , vedi cicloalpinismo.com.
Si parte da Prati del Vallone dove sorge l'omonimo rifugio in direzione del Colle Stau per affrontare una delle più belle salite pedalabili dell'intera Valle Stura; si segue la sterrata con fondo piuttosto sconnesso e al primo tornante imbocchiamo a dx il sentiero diretto che è pulito di recente dal gestore del rifugio.
A parte i primi 50 mt e due tornanti un po' troppo ripidi, il sentiero è stupendo ed interamente ciclabile e ci permette di bypassare la prima parte della sterrata che porta allo Stau. Nuovamente sulla sterrata non resta che pedalare sino al bivio poco sotto al colle Stau (volendo in 15 min si raggiunge), noi pero' proseguiamo dritti per il Colle Panieris, dopo circa 100 mt di traverso poco ciclabile il sentiero riprende bellissimo e pedalabile sin poco sotto a delle casermette. Con circa 100/150 mt d+ di portage le raggiungiamo e la superiamo sino ad un bunker da cui rimettiamo la bici sotto il sedere e traversioamo sino al Colle Panieris ...OCCHIO AL FILO SPINATO che in quel punto è dappertutto ed è anche mimetico!
Dal colle abbiamo subito sopra la Testa del Ferro che raggiungiamo percorrendo un traverso che taglia sotto la vetta che ci permette di pedalare e di raggiungere la dorsale ovest che si riesce (con un po' di zig-zag) a pedalare quasi tutta sino alla panoramica cima.
Non resta che ridiscendere dritti sul Colle Panieris e seguire il sentiero a dx che scende nell'omonimo vallone, dopo poco una serie di tornanti molto belli e tecnici (uno o due da fare a piedi), poi via via diventa più facile sino ad arrivare ad un bellissimo pianoro. Si continua sul sentiero sempre a tornanti che solca il ripido pendio su terreno tecnico al punto giusto, più che altro le difficoltà sono date dal fondo di brecciolino, non è esposto e i tornanti sembrano fatti apposta per imparare il nosepress!!
Giunti nuovamente sulla sterrata di salita non resta che scendere sino a riprendere in senso opposto il sentiero dell'andate sino ad arrivare al rifugio per una meritata birra!
Scala difficoltà sentieri MTB