Monte Fasce T Rovesciata - Tupango
Il Monte Fasce con la storica discesa della T rovesciata non può mancare come itinerario del Genovesato, qui è abbinata al più facile Tupango, tracciato lavorato più scorrevole e godibile che comunque conserva le caratteristiche tecniche del versante sud del Monte Fasce. Grande pregio di queste discese è l'asciugatura rapidissima dopo le piogge e un accesso molto agevole, grazie alla fitta rete di sentieri sono possibili innumerevoli combinazioni più o meno lunghe e tecniche.
Prima salita da Via Shelley come descritto per il Monte Cordona per poter carburare con calma (se preferite potete fare quella descritta dopo), dopo il tornante dell' Oasi di Preghiera si abbandona l'asfalto e si sale con percorso molto bello sul sentiero del Metanodotto che con vista mare ci fa arrivare sino alla vetta del Monte Fasce senza più vedere asfalto. Dal piazzale delle antenne imbocchiamo il sentiero Topinigi che costeggia per pochi metri un muretto a sinistra, attenzione che poco più a destra parte anche il Geometra che scende sul versante nord!
Il sentiero effettua una serie di curve molto belle e sorprendentemente scorrevoli sino ad un tornante con casetta sul sentiero di salita del metanodotto. La festa è finita e invece di continuare sul Topinigi, saliamo a sinistra su esile traccia e in 20 metri siamo sulla T rovesciata.
Attenzione perchè iniziamo subito con la sezione più tecnica del percorso che consiste in una serie di gradoni di roccia fissa e due tornanti stretti di cui uno succeduto da gradone che se senza pietra alla base è da caduta over the bar assicurata.
Si continua poi sulla dorsale iper panoramica con percorso non sempre obbligato ed evidente, su roccia fissa ma condita da parecchie pietre mobili e solchi. Lungo la discesa si presenta solo una brevissima salita da fare in gran parte a piedi per arrivare su piazzale super panoramico.
Un'altra sezione piuttosto tecnica e continua ci scodella sul piazzale asfaltato del Monte Moro dove imbocchiamo il sentiero (ringhiera a sinistra) che costeggia lato levante le costruzioni (attenzione ai vetri), poi si traversa sul versante sud per arrivare sopra gli insediamenti delle batterie contraerei della II Guerra Mondiale, in questo punto scendendo dritti a sud c'e' la direttissima per Nervi, percorso da intenditori.
La T rovesciata invece piega verso Ponente con percorso un pò più facile ma sempre da guidare con attenzione sino ad arrivare sul tetto dei bunker che sovrastano il quartiere di Quinto. Ultimo tratto divertente ma sempre molto rustico sino al cimitero di Quinto da cui si riprende Corso Europa e si ritorna al punto di partenza.
Ora che siamo belli caldi saliamo con percorso più diretto da Quarto alto come già descritto sull'itinerario del Monte Bastia andando a fare il sentiero del Traverso (attenzione ai tratti esposti), ricongiunti alla salita precedente si sale sino al tonante dell'Oasi di preghiera per seguire il sentiero in traverso (indicazioni per Nervi) che con percorso molto bello e qualche passaggio tecnico ci porta sull'ampio crinale esposto a sud su cui termina il trail del Topinigi (interrotto nella precedente discesa).
Qui inizia la discesa del Tupango che ci regala subito una serie di curvoni lavorati molto belli, leggermente spondati ma comunque rocciosi che permettono velocità altrimenti impossibili su questo versante sino a scendere sulla strada del M. Moro. Attraversata la strada si riprende la parte bassa del Tupango, subito su terreno scorrevole con anche un piccolo salto, poi via via più roccioso richiedendo una guida sempre molto attenta sino a giungere nei pressi delle case che si attraversano su scalinata in ardesia da fare a piedi.
Non resta che scendere su asfalto e in breve arrivare al punto di partenza.
Scala difficoltà sentieri MTB