Pic Chiadin e Monte Floriz
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto, cemento e sterrato compatto fino al Rifugio Marinelli, salita a spinta e sulle spalle fino al Pic Chiadin, discesa su sentiero erboso e roccioso fino al rifugio, risalita a spinta fino al Monte Floriz, spettacolare discesa su sentieri fino a Casera Plumbs e successiva traccia sentiero e carrareccia nel bosco.
Si parte dalla baita di legno Edelweiss subito dopo l'abitato di Collina. Si procede su strada asfaltata fino al rifugio Tolazzi, oltrepassato il quale la strada diventa una carrareccia che sale con pendenze importanti ma mai troppo impegnative. Il fondo resta sempre molto compatto; giunti a casera Morareet la visuale si apre improvvisamente sul Piano dei Buoi scorgendo sul fondo le bandiere del rifugio Marinelli che si raggiunge in meno di due ore dalla partenza. Si prende spingendo e portando la bici il primo sentiero a sinistra in direzione Monte Coglians e un centinaio di metri più avanti il sentiero in salita a destra, senza indicazioni, più ripido ma breve e porta ad un piano erboso da cui si riparte verso la cima verde del Pic Chiadin che si raggiunge spingendo per pochi minuti.
Dalla cima si ammira il Monte Coglians da un lato e la valle da cui siamo saliti dall'altro. La discesa avviene per i primi metri dal sentiero di partenza, poi si prosegue leggermente a sinistra, traccia meno pendente rispetto a quella della salita, su erba in traccia accidentata e piuttosto tecnica. Si sbuca a fianco del Rifugio Marinelli e si risale subito di fronte, con pochi tratti pedalati, il sentiero 174 che porta prima ad una anticima e dopo una breve ma spettacolare discesa in cresta alla Cima Floriz, punto più alto del percorso a m. 2.184. Da qui inizia una meravigliosa e panoramica discesa tecnica con alcuni tratti esposti in cresta verso la Forcella Plumbs: la vista spazia dal gruppo del Coglians al Jof Fuart da una parte e dal Volaia al Peralba dall'altra.
Giunti alla forcella si procede a destrsa e subito a sinistra verso la casera Plumbs lungo il sent. 150 che si trasforma in stradina di servizio; tra il primo e il secondo tornante a quota 1.660 m. attenzione a riprendere il sent. 150 a destra che pare nascosto. Il sentiero si immerge nel bosco con pendenze gradevoli e mai tecnicamente difficile (S1). Si attraversa una prima volta la strada di servizio per riprenderla più avanti quando riporta al punto di partenza.
Asfalto 20% - Sterrato 20% - Sentieri 60%, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Scala difficoltà sentieri MTB