Creste di Pregasina

Questa cicloalpinistica prende il via dall'abitato di Pregasina, piccola frazione di Riva del #garda posta a 535m s.l.m. precisamente dalla carinissima chiesetta di San Biagio. In senso antiorario percorreremo Le Creste di Pregasina, nell'ordine la cima Nodice, cima Strussia, cima al Bal, cima della Nara fin giù al monte Guil, poi un segmento che è un grande classico da Bocca Rocchetta a Cima Larici e infine un altro sentiero, semplicemente strepitoso anche se non completamente ciclabile per il rientro a Pregasina.Vorrei sgombrare subito il campo da equivoci, è un percorso seppur breve relativamente il dislivello e sviluppo è molto tecnico e faticoso, consigliato a chi ha la vocazione del fuori rotta e non perde la pazienza nella fatica che si prolunga.

Pronti via e una vigorosa cementata ci attende per non creare illusioni da subito su cosa ci attende. Procediamo un poco a spinta e dove possibile pedalando fino alla Scala Santa del Nodice, un bellissimo cammino realizzato dall'esercito Italiano nel 1915 che affrontiamo con bici in spalla fino alla bellissima cima Nodice dirimpetto alla strada del Ponale cima Capi e Rocchetta. Percorriamo bici a spinta con un poco di acrobazie la stretta (per la bike) ma suggestiva trincea che aggira quasi completamente la cima fino ad un Sacrario dove una stele onora la memoria degli Alpini del battaglione Vestone (il mio amato paese) caduti il 12 ottobre 1915 durante il vittorioso assalto alla cima.

Procediamo ora degradando fino alla Bocca di Lè. Da qui il gioco si fa duro, il percorso si snoda in un ripidissimo e fitto bosco causa di continui inciampi nella vegetazione e segmenti in parete, sentiero per EE non privo di qualche emozionante passaggio esposto.

Dopo solo 1050 metri di dislivello positivo e oltrepassato l'anonima cima Strussia siamo in vetta alla cima al Bal (la protagonista di giornata) con fatica sproporzionata relativamente al dislivello. La potremmo anche definire la cima dei due laghi in quanto dalla sua croce si ammira in un solo colpo d'occhio il lago di Garda e di Ledro come mai visti, fantastico.

Procediamo ora sulle creste (non ciclabili) poi su sentiero che fiancheggia la sommità della cima della Nara e qui finalmente si comincia a discendere in bici su sentiero flow anche se non con continuità, qualche improvvisa risalita interrompe il divertimento fino al monte Guil, poi giù fino al passo Rocchetta.

Questo segmento, le creste di Reamol fino a cima Larici non necessita per certo di una mia descrizione, vi sono fiumi di immagini filmati e descrizioni tanto è bello e ambito. Dopo esserci deliziati dell'insuperabile panorama della cima Larici con breve divertente tratto a ritroso imbocchiamo il sentiero EE 422A "senter de la costa" il primo lungo tratto semplicemente strepitoso, gioia senza se e senza ma, poi troppo verticale e sconnesso per le mie abilità quindi bici a fianco fino a confluire nella forestale che in breve ci riporta a Pregasina.

Come anticipavo per gli amanti del fuori rotta che non si spazientiscono nel duro tratto con bici a spalla, dei frequenti inciampi, delle brevi ma intense risalite. Questo per loro è un giro fotonico!