DEIVA MTB - Tour dei Bracconieri
Con questo itinerario abbiamo cercato di condensare nello stesso giro una parte esplorativa, a nord dell'Aurelia, con collaudate (da altri) discese fronte mare, il tutto in 52km per poco meno di 1900 metri di dislivello (ma vi sembreranno molti di più per via delle gambe frolle!).
Dall'abitato dei Deiva ci dirigiamo su comodo asfalto in direzione della Via Aurelia, che raggiungiamo all'altezza dell'Hotel Baracchino (meta di pellegrini di una delle diverse vie francigene), che abbandoniamo quasi subito per imboccare la ripida (e dovremo farla due volte !) strada di servizio che porta alle antenne radio-tv.
Discesa Baracchino: imbocchiamo così la prima discesa che costeggia la particolarissima Pietra della Vasca, regalandoci viste impagabili sul golfo del Tigullio, Sestri, Moneglia e Deiva. Arrivati al passo del Bracco (vi spiegheremo meglio nel seguito) torniamo lungo la via Aurelia ad imboccare il ripido accesso alle antenne. Questa volta, arrivati in cima, seguiamo la forestale che parte sulla destra in direzione della meta della giornata: la famosissima Cima Stronzi.
Un breve excursus storico: la toponomastica di questa zona della Liguria deve molto agli insediamenti di briganti e bracconieri. Al passo del bracco era consuetudine ritrovarsi in mutande dopo spiacevoli incontri, difatti dove se non a "Moneglia" potevano essere occultati i preziosi monili d'oro sottratti agli ignari viaggiatori? E allora perchè Cima Stronzi? Semplicemente questo rappresentava il miglior punto d'avvistamento della zona, da cui i briganti di vedetta potevano avvisare i compari appostati dell'arrivo degli "Stronzi" (i ricchi). Non era cosa rara, in giornate prive di vento, udire cori alzarsi dalla cima "gli stronzi, gli stronzi!". Raggiunta la nostra vetta ci accorgiamo di quanto fossero vere le voci sulla cima, in effetti il panorama permette di vedere da Santa Margherita a La Spezia sul mare, dalle Alpi Apuane all'Appenino nell'entroterra.
Seconda discesa, imbocchiamo il Valico della Mola (dove affilavano i coltelli dei briganti) passando sotto a Cima Groppi, con terreno quasi lunare pieno di pietre tondeggianti tra cui districarsi. Risaliti poi al Passo del Bracco ci attende la cresta dell'Incisa (abiamo voluto esplorare ma troppe spine) che passando per il Monte Crocetta, crocevia tra Moneglia e Deiva, ci conduce in paese su un sentiero esposto, inizialmente flow ma poi via via sempre più tecnico. Avvistata la spiaggia, non ci resta che risalire su asfalto e imboccare in località Ca de Lazzino l'antica mulattiera che ci conduce a Framura, altro balcone panoramico sul mare. Ultima risalita a tratti a spinta ci porta a picco sopra Deiva per imboccare la ciliegina sulla torta della giornata, il Ciaparoc.
Un sentiero che condivide con la S.Anna di Sestri il terreno, ma chiuso nel bosco per non lasciarci via di scampo! Un continuo crescendo di difficoltà (rimpiangerete la S.Anna) che si conclude con delle rampe che o la va o la spacca per riportarci direttamente in spiaggia al tramonto. Tempo di un meritato panino al Circolo Acli con Menabrea Rossa (messaggio promozionale) e salutiamo la Cima Stronzi illuminata dagli ultimi raggi di sole.
Scala difficoltà sentieri MTB