Signal du Lamet 3500 m
Itinerario di CicloAlpinismo, discesa tecnica anche fuori sentiero, circa 300 m di discesa non ciclabili.
Il tam tam corre veloce tra gli amici del Ciclodisagio e una cima da 3500 anche fuori VdA è una meta irrinunciabile. Come sempre però personalizzo l'Itinerario mettendoci qualcosina di mio.
Start da Novalesa 860 m TO, parcheggino e acqua. Pronti via pedale tossico con rampe asfaltate, cementate, sterrate su ardita strada panoramica. Passata la ripidissima balza il pedale si ingentilisce fino a Grangia Prapiano 1790 m. Bel traverso discretamente pedalabile e ci si congiunge allo sterratone himalyano dei 2000 con ultime spintarelle da 100-200. Qualche su e giù veloce per 4-5 km e troviamo deviazione per Le Baracon des Chamois. Sono i resti abbastanza ben tenuti di una vecchia militare che si fa pedalare quasi interamente fino ai 2780 m del Ricovero Lamet. Pausa merenderos con vista ottima sul Lago di Moncenisio. Si prosegue ancora con facile Spintage ma ben presto la progressione diventa più lenta in Portage con tratti molto ripidi e faticosi attorno ai 3000 e sotto il colletto sommitale. Sbarcati sul plateau magnifico altopiano pedalabile e View Point di estrema qualità. Non rimangono che gli ultimi 80 m per la cima in leggero Portage. 3480 m !
Resti di ghiacciai del Lamet e cime sconosciute a strafottere ovunquemente. Brutta l'ignoranza :-)
Nuvole di calore impediscono di vedere la Madrepatria ma anche i cugini non sono messi male dai.
Discesa ON: superfotogenico fino al colletto poi primo appiedamento da 50 con sentiero facilmente poco visibile e qualche numero di equilibrismo. A 3350 m abbandoniamo la traccia di salita che non ci ha entusiasmato in ottica discesistica e deviamo verso l'ignoto senza alcuna informazione ma a vista non sembra malaccio. La traccia è discreta ma molto ripida e senza tenuta. Se ve la cavate con le sgumme siete a cavallo oppure se siete kamikaze dolomitici giù drizz ! In ogni caso anche con prudenza ci si diverte e si surfa letteralmente dentro il lago di Moncenisio e il suo blu marino. Maroo ! Verso i 2800 il sentiero scompare e per 200-250 m è sopravvivenza / disagio puri. Mandate a kulofan le cartine takiamo zö in freeride fino allo sterratone sottostante senza ulteriori patemi. E' ancora il sentiero des 2000 e lo percorriamo interamente cercando di rimanere alti dove possibile. 7-8 km sempre veloci e con vari su e giù.
Giunti poco prima dell'Alpe Tour deviamo finalmente verso il Sentiero dei Frati. Inizialmente breve tratturo poi ottimo ST. Più di 1000 m di bellissima discesa tecnica su sentiero molto ben tracciato e divertente. Vario per ostacoli, vegetazione, velocità ed impegno. Manca la lode solo per erba altina in alcuni punti che non rendono interamente visibile il fondo anche se non ci sono mai trappole particolari nascoste. Bello assai. Anche i tagli da Grange Fraita 1400 m sono sempre belli e piacevoli anche inaspettatamente.
Atterriamo direttamente alla macchina belli come il sole dopo 11 ore di sollazzo per i monti.
In conclusione: itinerario sicuramente non tradizionale, sai che novità, ma di grande interesse per tutti i Ciclodisagiati.
Difficoltà tecnica: Molto Difficile
Condizione fisica: Molto Duro
Scala difficoltà sentieri MTB