Sabato 28 itinerario ignorante conosci l'ora che parti ma non quella che arrivi.
Punto di partenza centro sportivo di Ponte Nossa. Ore 6 cominciamo a pedalare salendo sulla comoda ciclabile della Valle del Riso che molliamo a Gorno per imboccare la SP 46 che ci porta al Passo di Zambla e passando per la Cattedrale Vegetale continuiamo a salire sulla Via Plasa.
Le pendenze man mano che si sale si fanno sempre più impegnative, ma sempre pedalabili, grazie anche a un buon Sram 32/50.
Arrivati al rifugio Capanna 2000 ,prima sosta di giornata , gustiamo una meritata fettaccia di torta.
Riprendiamo a pedalare sul sentiero dei fiori, una meraviglia della natura peccato oggi per la foschia.
Il sentiero ci conduce al Passo Branchino con il suo omologo e suggestivo laghetto .Lasciamo alle spalle il Rifugio Branchino e scendiamo al rifugio Alpe Corte, sono le 12.30 e ora di gustarci un buon piatto di tagliatelle al ragù di capriolo.
Rifocillati per bene ripartiamo sul sentiero CAI 265A tratto pianeggiante e tutto pedalabile immersi in una fitta pineta, in assoluta assenza di merenderos, fino alla baita bassa di Zulino. Usciti dal bosco possiamo ammirare il Pizzo Arera e la Corna Piana. Bici in spalla tanta pazienza e su al Passo Zulino. Nota di giornata il ragù di caprioli sotto sforzo fa tanto rumore. Arrivati al Passo ammiriamo sotto di noi la Val Sanguigno. Comincia la discesa che passa per il rifugio Gianpace e continua fino a Valgoglio e poi su vecchia mulattiera ci scarica a Gromo dentro la caratteristica antica piazza, dove ci scoliamo una fresca birra bionda. Su ciclabile ritorniamo a Ponte Nossa per concludere il mega giro.
Compagni del giro ignorante. Emilio Valota, Romano Grigis, Umberto Foini, RopyPez, Marco Lamera.
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Sabato 28 itinerario ignorante conosci l'ora che parti ma non quella che arrivi.
Punto di partenza centro sportivo di Ponte Nossa. Ore 6 cominciamo a pedalare salendo sulla comoda ciclabile della Valle del Riso che molliamo a Gorno per imboccare la SP 46 che ci porta al Passo di Zambla e passando per la Cattedrale Vegetale continuiamo a salire sulla Via Plasa.
Le pendenze man mano che si sale si fanno sempre più impegnative, ma sempre pedalabili, grazie anche a un buon Sram 32/50.
Arrivati al rifugio Capanna 2000 ,prima sosta di giornata , gustiamo una meritata fettaccia di torta.
Riprendiamo a pedalare sul sentiero dei fiori, una meraviglia della natura peccato oggi per la foschia.
Il sentiero ci conduce al Passo Branchino con il suo omologo e suggestivo laghetto .Lasciamo alle spalle il Rifugio Branchino e scendiamo al rifugio Alpe Corte, sono le 12.30 e ora di gustarci un buon piatto di tagliatelle al ragù di capriolo.
Rifocillati per bene ripartiamo sul sentiero CAI 265A tratto pianeggiante e tutto pedalabile immersi in una fitta pineta, in assoluta assenza di merenderos, fino alla baita bassa di Zulino. Usciti dal bosco possiamo ammirare il Pizzo Arera e la Corna Piana. Bici in spalla tanta pazienza e su al Passo Zulino. Nota di giornata il ragù di caprioli sotto sforzo fa tanto rumore. Arrivati al Passo ammiriamo sotto di noi la Val Sanguigno. Comincia la discesa che passa per il rifugio Gianpace e continua fino a Valgoglio e poi su vecchia mulattiera ci scarica a Gromo dentro la caratteristica antica piazza, dove ci scoliamo una fresca birra bionda. Su ciclabile ritorniamo a Ponte Nossa per concludere il mega giro.
Compagni del giro ignorante. Emilio Valota, Romano Grigis, Umberto Foini, RopyPez, Marco Lamera.
Traccia scaricabile da Strava o Wikiloc.